Riassunto analitico
La pandemia di COVID-19 è causata dall'infezione da coronavirus SARS-CoV-2. Si è diffusa in tutto il mondo nella primavera del 2020 e finora ha causato un numero molto elevato di ricoveri e decessi. Nel presente studio, è stata studiata la prevalenza sierica di anticorpi anti-SARS-CoV-2 tra il 21 settembre 2020 e il 26 marzo 2021 in 5128 soggetti a Modena, nel nord Italia. La popolazione oggetto di studio comprende 3.889 lavoratori che aderivano a programmi di screening in ambito aziendale e 1.239 soggetti privati. È stata rilevata una sieroprevalenza complessiva dell'11,4%, maggiore nelle femmine (12,5%) rispetto ai maschi (10,8%) e nelle fasce di età più anziane (18,6% tra 60 e 69 anni e 18,0% ≥70 anni) ma anche nella categoria dei più giovani (17,1% in soggetti <20 anni). Tra le categorie occupazionali, è stata riscontrata la sieroprevalenza più alta negli “operatori sanitari” (22,9%), seguiti da “operatori di servizi di informazione e comunicazione; attività finanziarie e assicurative, attività scientifiche e tecniche professionali, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (15,7%) e dagli sportivi (5%), mentre poche o nessuna positività sono state riscontrate per i lavoratori dei settori come il trasporto e lo stoccaggio, i servizi di alloggio e ristorazione e il sistema scolastico. Questi risultati consentono di valutare la sieroprevalenza della popolazione in quest'area italiana gravemente colpita dall'epidemia, individuando i sottogruppi a maggior rischio di esposizione a SARS-CoV-2 e di analizzarne gli aspetti socio-sanitari.
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