Riassunto analitico
La tesi si concentrerà inizialmente sulla nozione di software e sugli strumenti di protezione che nel tempo sono stati adottati per la sua tutela. L’esame si concentrerà sul dibattito dottrinale e giurisprudenziale che si è sviluppato negli ultimi anni negli Stati Uniti e in Europa presso l’Ufficio Brevetti Europeo (con un occhio di riguardo al dibattito che si è sviluppato in Italia), oltre che sulla normativa che si è venuta a creare in materia. Dopo la suddetta analisi che affronterà il tema da una prospettiva storica, il lavoro si focalizzerà sul trend protezionistico (che si sta sviluppando parallelamente alla tutela come brevetto delle Computer Implemented Invention) che vede il software tutelato come segreto industriale. Come noto, la scelta, tuttora in vigore, circa la forma di tutela per questi "nuovi beni" è stata fatta dal legislatore comunitario nel 1991 con la Direttiva CE n. 250/1991 (poi sostituita dalla Direttiva CE n. 24/2009), recepita anche dal nostro ordinamento con il d.lgs. n. 518 del 1992, che ha incluso il software tra le opere dell'ingegno, assoggettandolo quindi alla tutela del diritto d'autore. Il testo riformato della legge sul diritto d'autore, tuttavia, nonostante abbia esteso al software la tutela propria del diritto d'autore, ha esplicitamente riconosciuto (come è avvenuto anche per la disciplina relativa alla tutela delle banche dati) le peculiarità del software, prevedendo la normativa ad hoc di cui agli artt. 64-bis–64-quater, che integra la normativa già vigente per le opere artistiche e letterarie. In particolare, il secondo comma dell’art. 64-quater (corrispondente all’art. 6, comma 2, Direttiva CE n. 24/2009) prevede che le informazioni ottenute nei casi in cui non è necessaria l’autorizzazione del titolare dei diritti – nei casi in cui la c.d. decompilazione (o reverse engineering) del software sia necessaria per conseguire la c.d. interoperabilità con un altro programma creato autonomamente – non possano: essere utilizzate a fini diversi dal conseguimento dell’interoperabilità del programma creato autonomamente; essere comunicate a terzi, fatta salva la necessità di consentire l’interoperabilità del programma creato autonomamente; essere utilizzate per lo sviluppo, la produzione, o la commercializzazione di un programma per elaboratore sostanzialmente simile nella sua forma espressiva, o per ogni altra attività che violi il diritto d’autore. La situazione appena descritta permette al titolare del diritto d’autore, mantenendo segreto il codice sorgente del programma, di usufruire di una tutela ulteriore come vero e proprio segreto industriale. Dopo aver esaminato il dibattito ce si è sviluppato negli ultimi anni in occidente, la tesi si concentrerà sull’analisi del quadro normativo presente nella Repubblica Popolare Cinese in materia di software.
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Abstract
The thesis will focus initially on the notion of software and on the various type of intellectual property right that have been adopted for its protection during the years. The analysis will focus on the debate among Scholars and Jurisprudence in the recent years in the United States and Europe at the European Patent Office (with an eye to the debate in Italy), as well as on the Regulations.
After the above analysis that will address the issue from a historical perspective, the work will focus on the protectionist trend (that is developing in parallel with the protection as a patent of Computer Implemented Invention) which sees the software protected as a trade secret.
As known, the choice about the form of protection for these "new product" was made by the Community legislature in 1991 to EC Directive n. 250/1991 (later replaced by the EC Directive n. 24/2009), also adopted by our law by legislative decree. No. 518 of 1992, which included the software among the original works protected by the Copyright Law. The reformed text of the Copyright Law, however, although it has extended to the software the copyright protection, has also explicitly recognized (as was the case for the rules on protection of databases) the specific features of the software, providing for the ad hoc protection referred to in Articles. 64-bis-64-quater, which complete the legislation already in force for artistic and literary works.
In particular, the second paragraph of art. 64-quater (corresponding to Art. 6, paragraph 2 of EC Directive no. 24/2009) provides that the information obtained in cases where the authorization of the copyright owner is not required – in cases where the decompilation (or reverse engineering) software is necessary to achieve the interoperability with other independently created program – cannot: be used for purposes other than the purposes of achieving interoperability of the independently created program; be given to others, except when necessary for the interoperability of the independently created program; be used for the development, production, or marketing of a computer program substantially similar in its form of expression, or for any other activity that infringes copyright.
The situation described above allows the holder of copyright, to keep the trade secret on the source code of the program, taking advantage of a further protection on the software.
After reviewing the debate developed in recent years in the West, the thesis will focus on the legislative framework present in the People's Republic of China in the field of software.
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