Riassunto analitico
Il lavoro oggetto della tesi è stata quella di cercare di definire se e come l’operazione di cartolarizzazione possa essere un canale alternativo per la concessione di finanziamenti alle piccole-medie imprese. Operativamente nel Capitolo 1 si analizzerà il passaggio da un modello di intermediazione tradizionale come quello Originate-to-Hold (OTH) ad un modello Originate-to-Distribute (OTD), incentrato sulla cartolarizzazione dei prestiti, avvalendoci a tal fine della letteratura appartenente alla teoria dell’informazione. Dopo aver mostrato vantaggi e rischi degli strumenti di finanza strutturata e aver analizzato il ruolo di tali strumenti nel contesto della crisi finanziaria del 2007, il Capitolo 2 si sofferma sul necessario rafforzamento della regolamentazione finanziaria — da Basilea II a Basilea III — per sviluppare un sistema finanziario maggiormente solido e prudente. La nuova normativa europea ha trovato applicazione nei singoli stati membri dell’Unione Europea, affiancandosi, attraverso specifico recepimento, alle singole normative nazionali in materia di cartolarizzazione. Si analizzerà il contesto italiano, attraverso la Legge n. 130 del 1999 che ha introdotto in Italia l’istituto della cartolarizzazione e attraverso specifici interventi normativi —Decreto “Destinazione Italia” e “Decreto Crescita”— si definirà meglio il ruolo delle cartolarizzazioni ad oggi in Italia. Dopo queste premesse, il Capitolo 3 si incentra sull’analisi delle PMI, mostrando come esse rappresentino la quasi totalità delle imprese europee e su come, a causa delle proprie caratteristiche intrinseche, non siano in grado di ottenere finanziamenti ad un costo vantaggioso, risultando in condizioni di crisi come le prime realtà imprenditoriali ad essere razionate dai datori di fondi, tipicamente le banche. Attraverso alcuni studi empirici sull’entità degli ostacoli finanziari incontrati, si mostrerà come le piccole medie imprese abbiano maggiori necessità di riuscire ad individuare fonti alternative di finanziamento al credito bancario. Favorire ed incentivare la concessione di prestiti alle PMI ricorrendo anche alla tecnica della cartolarizzazione è il primo passo in capo alle banche per riuscire ad alimentare l’offerta di credito alle PMI. Per riuscire ad ottenere ciò, nella tesi viene mostrato, come occorra individuare criteri omogenei per una cartolarizzazione semplice, trasparente, di alta qualità o high quality securitization HQS. Non sempre le realtà nazionali sono in grado di normare adeguatamente la materia, quindi occorre sviluppare a livello europeo meccanismi per favorire la concessione del credito alle piccole-medie imprese. La tesi studia attentamente le proposte formulate dall’European Investment Bank e si analizzano attentamente le soluzioni individuate — Option 1 e Option 2 — . Per queste ragioni è importante riportare la fiducia sui mercati, riattivando i circuiti della cartolarizzazione proprio per le potenzialità offerte da questo tipo di strumento e, altrettanto importante, è la previsione di una migliore regolamentazione, globalmente uniforme, che ne eviti l’uso distorto.
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