Riassunto analitico
Lo studio consiste nella progettazione di un percorso naturalistico a scopo didattico-divulgativo nei confini di un parco cittadino. Il Parco Bellreguard si trova a Bazzano (Comune di Valsamoggia – BO); è collocato tra una zona residenziale densamente abitata e terreni utilizzati ad uso agricolo. Le sue caratteristiche lo rendono adatto per realizzare un percorso ambientale fruibile sia dalle scuole che da visitatori occasionali. La particolare conformazione del parco consente osservazioni sulle dinamiche d’acqua di superficie ma anche sugli effetti delle diverse esposizioni solari sulla vegetazione, che presenta prati, coperture quasi boschive, alberi di grandi dimensioni e pure specie botaniche protette a livello regionale. I dati per realizzare la presente tesi sono stati acquisiti nel corso del tirocinio curriculare, svolto prevalentemente presso il parco, con il supporto di “APS - Amici dei Parchi di Monteveglio e dell’Emilia”. Sono stati raccolti dati storici, geomorfologici, botanici e zoologici relativi all’area di studio. Successivamente sono stati effettuati rilievi sul campo per la progettazione di un percorso ad anello, con punti di sosta per le osservazioni. Sono state inoltre studiate le strategie educativo-informative per la fruizione del sentiero da parte di due target distinti: a) adulti (con valenza prettamente divulgativa); b) studenti (con impostazione didattica opportunamente adattata alle età e modulata sui programmi ministeriali curricolari delle scuole frequentate). L’approccio educativo scelto è quello di realizzare una didattica che preveda attività sull’ambiente, nell’ambiente e per l’ambiente, creando un continuum tra conoscenze acquisite in aula, perfezionate in campo e che si concretizzino in azioni anche semplici di protezione e salvaguardia del patrimonio ambientale che ci circonda. Sono stati anche ipotizzati incontri e attività da svolgere nel corso dell’anno per studenti e cittadinanza, con momenti dedicati a temi particolari, come ad esempio la protezione dei microchirotteri, il monitoraggio delle farfalle notturne o la conoscenza di alcune felci s.l. ritrovate all’imbocco di una grotta recentemente scoperta e iscritta al registro regionale delle cavità naturali. Nel progetto è previsto il ripristino di una parte di sentiero non più esistente e l’ideazione di una specifica cartellonistica, con utilizzo di codici QR che riportino a contenuti multimediali di approfondimento, da collocare nei vari punti di osservazione considerati. Grazie alla presenza della grotta, in accordo con l’Amministrazione Comunale, stiamo lavorando per la partecipazione di questo progetto ad un bando della Regione Emilia-Romagna per la valorizzazione dei geositi previsto per il 2023; se il progetto risulterà vincitore, sarà quindi possibile ottenere la copertura economica per la sua effettiva e completa realizzazione.
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