Riassunto analitico
La cultura d’impresa, intesa come aggregato di valori e norme, successivamente tradotti in simboli, costituisce il fulcro dell’individualità dell’intero apparato organizzativo. Essa rappresenta il punto di partenza per la progettazione dell’identità aziendale che definisce le relative dinamiche, i valori e gli obiettivi tra i componenti. Alla fase di definizione dell’Identità dell’impresa, seguirebbe un’accurata -anche se spesso sottovalutata- fase di declinazione di quest’ultima verso l’esterno: la traduzione dell’Identità in Immagine. Gli aspetti cardinali che un’impresa dovrebbe sempre considerare in fase di progettazione ed inserimento nel mercato sono il processo di definizione di identità organizzativa, che comprende fedelmente gli aspetti culturali attorno ai quali l’organizzazione dovrebbe riconoscersi e una costante valutazione degli effetti generati da tale identità, i quali si riversano sulla sua immagine. I processi, irreversibilmente connessi, prevedono dapprima una definizione scandita ed una gestione accurata dell’identità organizzativa, le quali assicurano una base solida per la generazione di un’immagine chiara, forte ed unica. L’immagine dell’impresa è quel tassello che permette il legame con la comunità di riferimento. Definire e delimitare in modo chiaro ed inequivocabile l’identità dell’organizzazione è un processo decisamente rischioso, complesso e necessita di consapevolezza, spirito di condivisione, adesione ai valori e parsimonia da parte del management e di tutti gli altri membri. Senza una definizione accurata di questa, risulta pressoché impossibile un’impostazione salda, coerente e declinabile della comunicazione esterna. Imponendo la relazione esistente tra identità ed immagine, la presente ricerca tenta di dimostrare gli effetti generati dall’identità organizzativa della Fondazione di Vignola e delle conseguenze della stessa sull’immagine, allo stato attuale. L’interesse per il caso di studio è stato mosso, in particolar modo, dalla mia esperienza di stage all’interno della Fondazione di Vignola. A seguito dei tentativi di costruzione di una strutturata comunicazione verso l’esterno, ho riscontrato delle debolezze” che non mi permettevano di poter definire in modo lineare, coerente e sostenuto una linea comunicativa adatta alla Fondazione. Una comunicazione esterna debole, non efficace e che non permette di registrare tassi di conversione particolarmente significativi è una conseguenza della mancata realizzazione attenta e strutturata dell’identità dell’organizzazione che, come anticipato, si riflette esattamente sull’immagine. A partire dallo studio dell’identità organizzativa della Fondazione di Vignola e successivamente della sua immagine riflessa, ho tentato di ottenere dei risultati che potessero pesare, anche quantitativamente parlando, il valore dell’immagine percepita allo stato attuale della Fondazione. L’obiettivo finale è stato quello di identificare le variabili che non permettessero l’allineamento tra identità ed immagine e, conseguentemente, quelle che potrebbero garantire un rinforzo di tale relazione nella prospettiva di una più solida ed efficace comunicazione.
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