Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi approfondisce la condizione di vulnerabilità degli internati nelle case di lavoro. Partendo da un’analisi dell’istituto giuridico delle misure di sicurezza, sono approfondite nel dettaglio le teorie riguardanti le funzioni della pena nonché i profili garantistici e i presupposti applicativi. Particolare attenzione è posta per quanto concerne la nozione di pericolosità sociale contestualmente alle sue tipologie, alle presunzioni legali e alla crisi di tale concetto. Sono valutate in senso critico la durata delle misure di sicurezza e le problematiche del modello sanzionatorio del "doppio binario", con particolare riferimento alle case lavoro dove appare rilevante lo stato di vulnerabilità degli internati. Tale problematica è correlata alle condizioni del soggetto: sofferenze psico-fisiche e criticità individuali. In questo ambito diventa fondamentale il reinserimento sociale attraverso l’esperienza lavorativa. Sono quindi approfonditi i limiti legati alle diverse modalità di lavoro, con riferimento alle carenze di opportunità e di risorse. Particolare attenzione è rivolta ai diritti degli internati in relazione alla "detenzione" e al principio che tende al finalismo rieducativo della "pena". Il percorso di ricerca si è concluso con un’intervista ad operatori che prestano la loro attività nella struttura di Castelfranco Emilia con un’esperienza diretta sul campo. Inoltre, è stata raccolta la testimonianza di alcuni internati. Dopo aver analizzato tutti questi aspetti appare chiaro come la casa lavoro rappresenti la certificazione del fallimento rieducativo della "pena". In tale contesto, risulta quindi necessario programmare percorsi ed esperienze lavorative che fungano da stimolo per gli internati, con l’obiettivo di instaurare e valorizzare legami con la società.
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Abstract
This thesis examines the condition of vulnerability of inmates in workhouses.
Starting with an analysis of the legal institute of the security measures, the theories concerning the functions of the sentence as well as their application are examined in depth.
Particular attention is paid to the concept of social dangerousness contextually. The duration of the security measures and the crisis of the “double track” sanctioning model are critically assessed, with particular reference to the workhouses where the vulnerability of the inmates is significant. These problems are related to the individual’s condition: psychophysical suffering and individual complexity. In this context, social reintegration through work experience is of prime importance. The limits of the different ways of working are therefore examined with reference to the lack of opportunities and resources.
Special attention is given to the inmates’ rights regarding the detention and the re-educational purpose of the sentence.
The research ends with an interview with professionals working in Castelfranco Emilia facility. Furthermore, some inmates have been interviewed. Our study leads to the conclusion that workhouses represent the re-educational failure of the sentence. Therefore it is urgent to plan paths and work experiences as an incentive for inmates, with the purpose of establishing and enhancing bonds with society.
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