Riassunto analitico
Lo studio si propone l'obiettivo di valutare l'efficacia di un sistema regionale di Audit sulla natimortalità nella regione Emilia-Romagna. Sono state arruolate tutte le morti endouterine (>22 settimane) avvenute in Emilia-Romagna dal 2014 al 2016. Per ogni caso è stato eseguito un protocollo diagnostico che include l'istologia placentare,l'autopsia fetale, test microbiologici e genetici. è stata compilata una cartella clinica con i principali dati riguardanti la madre e il feto, e ogni caso è stato discusso in un audit multidisciplinare locale comprendente ginecologi, anatomopatologi, neonatologi. I dati sono poi stati riesaminati in una commmissione regionale per assegnare a ciascuno una causa di morte, utilizzando la classificazione ReCoDe. è stata fatta anche una valutazione della qualità dell'assistenza. Si sono verificate 331 morti endouterine fetali (MEF) con un'incidenza del 3 per mille. In accordo con la ReCoDe, i principali gruppi di cause di morte sono: placentari (38.2%), fetali (17.2%) e funicolari (14.2%). In 47 casi (14.2%) la causa è rimasta inspiegata. All'analisi multivariata, le infezioni sono maggiormente associate alle MEF precoci, <28 settimane (p=0.001) mentre la patologia materna è maggiormente associata a donne sovrappeso/obese (p=0.01). Un sistema di audit regionale permette di ottenere dati più precisi e di identificare casi in cui l'assistenza sanitaria non è stata ottimale e le popolazioni che più potrebbero beneficiare di interventi di prevenzione.
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