Riassunto analitico
In questo lavoro di tesi è stato studiato il comportamento della Neuroglobina (proteina globulare presente nella sua forma nativa in modo rilevante nella retina oculare e a livello neuronale) in due delle sue forme mutate non fisiologiche, H64A e H64A/C46A-C55A, in presenza principalmente di solfuro (specie di interesse dal punto di vista fisiologico) e, in seguito, in presenza di altri reattivi che posso agire da scavenger radicalici, ossia Guaiacolo e TEMPO, con lo scopo di verificare la reattività e la cinetica di reazione di questi mutanti verso specie esogene, con eventuali risvolti nell’ambito della catalisi. Tale proteina in forma nativa risulta essere presente principalmente in forma esa-coordinata sul gruppo prostetico eme, questo quindi impedisce la captazione di specie esogene dato che la rottura della coordinazione con allontanamento di una delle due istidine risulta essere molto lenta. Per questo motivo si decide di lavorare con due mutanti che non prevedono la presenza dell’istidina distale (His 64) al gruppo eme, sostituita con un residuo alaninico non coordinante rendendo quindi la proteina penta-coordinata e teoricamente più reattiva verso altre specie; nello specifico il doppio mutante (H64A/C46A-C55A) prevede anche la mancanza del ponte disolfuro tra due residui cisteinici e a conseguenza di ciò si viene a modificare la dimensione della tasca catalitica e pertanto di questo mutante si vuole verificare un’eventuale variazione sulla reattività. Per studiare la cinetica di reazione e l’effettiva reattività verso tali specie, sono state eseguite letture nel tempo tramite spettrometro UV-VIS e tramite l’analisi di tali spettri con modelli cinetici si vuole risalire a tali informazioni. Qualitativamente si è osservato che la reattività della proteina con solfuro è strettamente dipendente dalla concentrazione di quest’ultimo e dal pH al quale si opera; in seguito si è poi osservato che tale reattività viene modificata in presenza dei radical scavenger sopra citati.
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