Riassunto analitico
Il termine “riscrittura” indica il prodotto di quella pratica letteraria di manipolazione vincolata di un testo svolta da chi si propone di utilizzare un testo primo per produrne un secondo che al primo si ispiri o attinga, con l’obiettivo, però, di generare nuove opere letterarie. Sebbene tuttora non goda di una definizione ben definita, questa pratica è stata ampiamente usata dagli autori che volevano dare nuova voce ai classici della tradizione letteraria e costituisce un punto d’incontro tra classico e moderno da cui possono nascere nuovi significati che arricchiscono i testi di partenza e quelli di arrivo, in un costante dialogo con il passato. Il tempo ha infatti la capacità di impossessarsi di un testo e fecondarlo di sensi inaspettati, e le parole di ogni testo si leggono in funzione del proprio contesto di lettura. L’obiettivo di questa tesi di laurea è l’analisi di alcune riscritture in codici artistici diversi, quali teatro, cinema, narrativa, fumetto, musica, della Divina Commedia di Dante Alighieri che sono venute alla luce negli anni 2000. Oltre ad essere il classico per antonomasia della letteratura italiana trecentesca, questo capolavoro letterario appartiene a quella categoria di miti letterari che ha avuto una straordinaria fortuna grazie alla complessità profonda che lo caratterizza e, senza dubbio alcuni, si offre ancora oggi, dopo settecento anni dalla sua prima edizione e dalla morte del suo autore, ad innumerevoli riletture ed interpretazioni. Tra le dimostrazioni più concrete di ciò vi è l’estesa produzione di adattamenti e trasposizioni di varia tipologia che dalla Commedia trae origine ed ispirazione rendendo nell’immaginario collettivo Dante Alighieri e i personaggi da lui incontrati nel suo viaggio attraverso i tre regni ultraterreni icone della cultura popolare.
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Abstract
The term "rewriting" indicates the product of the literary practice of constrained manipulation of a text carried out by those who aim to use a first text to produce a second one inspired by or drawing on the first, but with the aim of generating new literary works. Although it does not yet enjoy a well-defined definition, this practice has been widely used by authors who wanted to give a new voice to the classics of the literary tradition. It constitutes a meeting point between the classical and the modern, from which new meanings can arise that enrich the source and target texts, in a constant dialogue with the past. Indeed, time has the ability to take possession of a text and impregnate it with unexpected meanings, and the words of each text are read according to their reading context. The aim of this thesis is to analyse a number of rewritings of Dante Alighieri's Divine Comedy that came to light in the 2000s in different artistic codes, such as theatre, cinema, fiction, comics and music. In addition to being the classic par excellence of fourteenth-century Italian literature, this literary masterpiece belongs to that category of literary myths that has enjoyed extraordinary fortune thanks to the profound complexity that characterises it and, undoubtedly, still offers itself, seven hundred years after its first edition and the death of its author, to countless re-readings and interpretations. One of the most concrete demonstrations of this is the extensive production of adaptations and transpositions of various types that derive their origin and inspiration from the Commedia, making Dante Alighieri and the characters he met on his journey through the three realms of the afterlife icons of popular culture in the collective imagination.
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