Riassunto analitico
I neonati Extremely Low Birth Weight, ELBW(<1000g di peso alla nascita) e Very Low Birth Weight,VLBW (<1500g di peso alla nascita) e con età gestazionale inferiore a 32 settimane hanno un elevato rischio di sviluppare danno cerebellare a causa del peculiare processo di sviluppo cerebellare che è finemente regolato secondo tappe prefissate ed è massimo nel terzo trimestre di gravidanza tra la 24esima e la 32esima settimana gestazionale. La diagnosi precoce del danno cerebrale e cerebellare viene di norma effettuata durante la degenza nei reparti di TIN tramite ecografia cerebrale anche se sarebbe necessario considerare come riferimento la risonanza magnetica nucleare (RM) cerebrale. Numerosi studi confermano una maggior risoluzione delle immagini e una capacità migliore di intercettare il danno cerebellare sia esso isolato o associato ad altri danni sovra o sottotentoriali. A Modena viene eseguita secondo il protocollo in vigore presso l'UO di Neonatologia una RM intorno al termine naturale della gravidanza (TERM EQUIVALENT AGE) corrispondente ad una età post concezionale di 40 settimane. La valutazione della motilità spontanea (General Movements) tramite il Metodo di Precthl è un valido strumento per il riconoscimento precoce della disfunzione cerebrale ed è predittivo nell’identificazione di bambini a rischio di deficit neuromotori e mentali, pertanto essenziale è la valutazione dei GMs nel periodo pretermine, nella “Writhing Age", nella “Fidgety Age”. La valutazione dei soggetti con danno cerebellare a 3 mesi di età corretta tramite scala “Motor Optimality Score” rappresenta un innovativo strumento. L’obiettivo della tesi è quello di valutare le lesioni cerebellari nei VLBW ponendole in relazione all’outcome a 24 mesi di età corretta. Ulteriore obiettivo della tesi è individuare segni prognostici precoci di outcome neurologico basandosi sui dati raccolti tramite CUS, RMN e dati clinici. Materiali e metodi Sono stati arruolati 24 pazienti VLBW ricoverati presso la Terapia Intensiva Neonatale di Modena nel periodo Aprile 2004- Aprile 2019 con RMN al TEA (term equivalent age) con immagini disponibili. Per ogni soggetto arruolato è stato valutato il decorso post-natale, RM (misurazioni cerebrali e cerebellari, estensione e localizzazione di emorragia cerebellare), motilità spontanea (GMs trajectories, valutazione di patterns motori associati e valutazione MOS a 3 mesi di età corretta) e outcome neuro-cognitivo fino a 24 mesi di età corretta tramite l’esame neurologico di Amiel-Tison e la somministrazione delle Scale di Sviluppo Mentale di Griffiths. La popolazione dei VLBW con lesioni cerebellari è stata confrontata con una popolazione di riferimento di pari numero, peso ed età gestazionale definita “controllo” ovvero senza nessuna anomalia evidenziata alla RM eseguita al TEA. Risultati Sono state riscontrate differenze signifative in merito al decorso clinico delle due popolazioni e negli outcome (s) neuromotorio, di sviluppo mentale e di sviluppo globale. Conclusione e discussione I risultati del nostro studio mostrano come il danno cerebellare puntiforme/limitato non si correla con la PCI. Questi pazienti presentano però sin dai primi mesi di vita segni di disfunzione motoria, goffaggine a 24 mesi di età corretta e riduzione dei punteggi delle Scale di Sviluppo Mentale di Griffiths L’avvio di uno stretto follow-up neurologico multidisciplinare consente interventi abilitativi precoci.
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