Riassunto analitico
Questa tesi sostiene che il riconoscimento dei Diritti della Natura sia uno sviluppo fondamentale per la gestione della protezione ambientale in Unione Europea (UE). Questa novità legale riflette un diverso approccio nei confronti della natura: date le lacune dell'attuale prospettiva antropocentrica, una modalità per evitarle potrebbe essere l'introduzione dell' ecocentrismo. Esso valuta la natura come avente un valore autonomo, indipendentemente dai benefici che essa garantisce agli esseri umani. Ciò costituirebbe un modo nuovo e più efficiente di garantire un ambiente sano. Questa tesi presenterà inoltre una comparazione con altri ordinamenti in cui i Diritti della Natura sono stati introdotti, considerando se le loro caratteristiche e le conseguenze che ne emergono possono essere adattate all'Unione Europea. Il terzo capitolo sarà focalizzato sui risultati che l'introduzione dei Diritti della Natura potrebbero apportare in UE. Per cominciare, il capitolo prenderà in considerazione le lacune nelle attuali norme vigenti, sia a livello dei trattati fondamentali che a livello di diritto derivato, concentrandosi sul come garantire diritti alla natura consentirebbe di evitare i rigidi requisiti previsti dall'articolo 263 TFUE. Il terzo capitolo procederà poi elencando le conseguenze positive di questi dritti, come il superamento di conflitti di interessi e la modifica dell'attuale prospettiva riguardo la tutela ambientale. Inoltre, il capitolo sarà focalizzato su alcune possibili antitesi sollevate nei confronti di questa teoria: infatti, si potrebbe assumere che queste norme potrebbero essere introdotte solo in ordinamenti che presentano Popolazioni Indigene. Pur riconoscendo il ruolo svolto da queste popolazioni nello sviluppo della teoria dei Diritti della Natura, il capitolo proverà che questo nesso non è di stretta consequenzialità. Successivamente, la tesi sosterrà che l'introduzione di queste norme non sarebbe in netto contrasto con l'attuale ordinamento unionale. Infine la tesi discuterà il perché i Diritti della Natura sono più efficaci di un diritto umano all'ambiente sano. Il quarto capitolo procederà analizzando il livello di tutela ambientale garantito dalla Corte Europea dei Diritti Umani. Il capitolo sottolineerà come non ci sia una norma esplicita che si occupa di tutela ambientale, quindi la giurisprudenza della Corte ha riletto in chiave ambientale i diritti già garantiti. Il capitolo considererà poi i requisiti da raggiungere per acquisire ius standi, sottolineando come la loro rigidità non consente di coprire tutti gli aspetti rilevanti, stante la loro prospettiva antropocentrica.
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Abstract
This thesis will argue that granting Rights of Nature (RoN) is a fundamental next step for assessing environmental protection in the European Union (EU). This new development reflects a different approach towards nature: if the current anthropocentric approach has gaps, they could be filled by a new eco-centric approach. The latter would, in fact, value nature inherently, regardless of the benefits it provides to human beings, allowing for a better way to address environmental protection.
The thesis will also provide a comparison with other legal systems in which RoN provisions have been implemented, considering if the features of these provisions could be transferred to the EU legal systems.
The third chapter will then analyze the possible positive outcomes of the implementation of these provisions in the EU. First, the chapter will analyze the gaps in the current anthropocentric norms, both in the fundamental treaties and in the secondary legislation. The chapter will then focus on how granting RoN would allow overcoming the strict standing requirements posed by Article 263 TFEU.
The third chapter will then list all the positive consequences of RoN, like how it would help avoiding conflicts of interests and how it could help changing the perspective on environmental protection. Lastly, the chapter will assess some of the potential criticism raised at this theory: in fact, it could be reasoned that these provisions could only be introduced in Indigenous legal system. While recognizing the fundamental role of Indigenous people in the matter, the chapter will prove that this nexus is not strictly consequential. Then, the thesis will discuss how introducing these norms would not be a disruptive paradigm shift within the EU, and how they can fit in it. Lastly, the chapter will address why RoN are more efficient than a human rights to a healthy environment.
The fourth chapter will then consider environmental protection before the European Court of Human Rights. The chapter underlines how there is no direct environmental provision in the European Convention of Human Rights, therefore in its jurisprudence the court has “greened” some of its articles to cover environmental protection. The chapter will then focus on the thresholds to reach in order to be granted standing, underlining how strict they are and how they do not cover all the relevant aspect, given their anthropocentric perspective.
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