Riassunto analitico
Il proposito di questa ricerca è ripercorrere le trasformazioni subite dallo Stato e dalla sovranità tra XV e primo XVIII secolo, cercando di cogliere l’aspetto di continuità rappresentato dal costante riferimento della politica e del governo a una dinamica trascendente. La nostra tesi è che nel passaggio dall’universalismo medievale alle forme della moderna sovranità sia possibile cogliere una sostanziale continuità, data dalla trasformazione che si verificò nel fondamento della sovranità: passando da un ordine teologico a un ordine razionale, l’elemento di continuità è rappresentato dal concepire la politica come ricerca della salvezza. In questa prospettiva, gioca un ruolo fondamentale la tesi sullo Spirito del capitalismo di Walter Benjamin (Capitalismus als Religion,1921), secondo la quale il capitalismo ha saputo permeare la società moderna presentandosi come nuova razionalità trascendente proprio appoggiandosi allo spirito del cristianesimo e alle sue strutture teologiche e politiche, arrivando quindi a definirsi come la religione "sans rêve et sans merci" del nostro tempo. L'obiettivo è dunque spingersi oltre la visione weberiana, che lega direttamente il capitalismo alla frattura rappresentata dall’etica protestante. Ripercorrendo le analisi condotte da Paolo Prodi sulle trasformazioni che hanno investito l'autorità spirituale ed ecclesiastica a partire dal XV secolo, e saldandole alle analisi sulla trasformazione in senso biopolitico del governo di Michel Foucault, si cercherà di ricostruire quale percorso – storico, politico, antropologico – è stato compiuto dal capitalismo per arrivare ad ergersi come espressione compiuta della cultura della modernità, realizzazione razionale di una nuova forma di provvidenza che ha portato con sé l’emergere di una nuova concezione razionalistica di governo. Si cercherà così di evidenziare il legame esistente tra le strutture teologiche del cristianesimo e la nuova teologia economico-politica espressione dell'età moderna.
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Abstract
The purpose of this research is to retrace the transformations undergone by the state and sovereignty between the 15th and early 18th centuries, trying to grasp the aspect of continuity represented by the constant reference of politics and government to a transcendent dynamic. Our thesis is that in the transition from mediaeval universalism to the forms of modern sovereignty, it is possible to grasp a substantial continuity, given by the transformation that occurred in the foundation of sovereignty: moving from a theological to a rational order, the element of continuity is represented by the conception of politics as a search for salvation. In this perspective, a fundamental role is played by Walter Benjamin's thesis on the Spirit of Capitalism (Capitalismus als Religion,1921), according to which capitalism has been able to permeate modern society by presenting itself as a new transcendent rationality precisely by relying on the spirit of Christianity and its theological and political structures, thus coming to define itself as the 'sans rêve et sans merci' religion of our time. The aim is thus to go beyond the Weberian view, which directly links capitalism to the rift represented by the Protestant ethic. Retracing the analyses conducted by Paolo Prodi on the transformations that have invested spiritual and ecclesiastical authority since the 15th century, and combining them with Michel Foucault's analyses on the biopolitical transformation of government, an attempt will be made to reconstruct the historical, political and anthropological path that capitalism has taken in order to become the full expression of the culture of modernity, the rational realisation of a new form of providence that has brought with it the emergence of a new rationalist conception of government. An attempt will thus be made to highlight the link between the theological structures of Christianity and the new economic-political theology as an expression of the modern age.
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