Riassunto analitico
La tratta di persone è un’attività criminale volta all’ottenimento di profitti mediante il reclutamento, il trasporto e lo sfruttamento di esseri umani con conseguente grave violazione dei loro diritti fondamentali. A differenza del traffico di migranti, la tratta di esseri umani avviene senza il consenso delle persone interessate e non è tanto finalizzata al trasporto verso un altro Stato quanto allo sfruttamento. Introdotto da una attuale panoramica, ripetendosi simile nella struttura dallo sguardo internazionale ed europeo, tale elaborato è volto all’analisi di tre aspetti chiave della tratta di persone: la classificazione come nuova forma di schiavitù, la mancanza di un’azione legale efficace nel contrasto, le conseguenze derivate dallo sviluppo tecnologico. Nel primo capitolo è introdotta la tematica a livello generale, con attenzione particolare alla definizione fornita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite ed alle peculiarità di soggetti, dati, tipi relativi al crimine presente oggi. Successivamente, considerando l’evoluzione della cosiddetta “schiavitù tradizionale”, sono analizzati strumenti rilevanti succedutisi negli anni per prevenire e contrastare la tratta di esseri umani, considerata oggigiorno la “nuova forma di schiavitù”. Ruolo chiave è svolto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite con il Protocollo allegato alla Convenzione di Palermo relativo alla tratta di persone che, per primo, definisce efficacemente il crimine in questione, nonché il recente Patto Globale per le Migrazioni, strumento attestante la necessità di cooperazione globale. Importante è l’azione del Consiglio d’Europa, con la Convenzione relativa al rafforzamento dell’azione di lotta alla tratta degli esseri umani, seguito a ruota dall’Unione Europea che, rifacendosi al suo obiettivo principale di solidarietà fra gli Stati, si inserisce perfettamente nel contesto volto alla eliminazione globale del crimine. Esaminando il sistema di diritto penale internazionale, nella terza parte dell’elaborato vengono esplorate le possibilità per il perseguimento dei reati di natura transnazionale, nel caso specifico la tratta di persone, al di fuori delle giurisdizioni nazionali. Essenziali soggetti inquadrati sono la Corte Penale Internazionale, rivelatasi fallimentare nel suo ruolo di contrasto, nonché Europol e Eurojust, agenzie europee efficaci nella lotta al crimine organizzato. Varie ricerche dimostrano quanto tale crimine non soltanto abbia riportato in auge la schiavitù, ma che sia irrefrenabile nella sua crescita, dovuta in particolar modo ai grandi introiti e allo sviluppo della tecnologia. L’ultima parte dell’elaborato, pertanto, è volta a realizzare un passo ulteriore nell’approfondimento del crimine così come mutato nei suoi connotati. In particolare, il ruolo del web, dei social network e dei media è stato decisivo nell’evoluzione della struttura e dei meccanismi. Si può parlare di cyber trafficking o e-trafficking. Tale capitolo è volto a fornire generale comprensione dell’impatto della cyber attività sulla tratta di esseri umani, analizzandone le attuali caratteristiche, nonché la normativa disciplinante il reato di tratta realizzato tramite l’uso di Internet. Nonostante non risultino ancora casi processuali, si veda l’incisiva azione di cooperazione di soggetti internazionali quali INTERPOL, nonché la nascita di gruppi di ricerca, quali eCrime dell’Università di Trento, con l’obiettivo di sfruttare quella tecnologia che tanto negativamente ha affetto il crimine per poterlo contrastare. Sviscerando la tratta di esseri umani, quale reato di natura transnazionale reale e attuale, contrario ai diritti umani fondamentali, strettamente legato ai continui mutamenti determinati dallo sviluppo tecnologico, questo elaborato si pone mezzo di diffusione, conoscenza e riflessione.
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Abstract
Trafficking in persons or trafficking in human beings is a transnational organized crime aimed at gaining profit by recruiting, transporting and exploiting human beings resulting in a grave violation of their fundamental rights.
Unlike the smuggling of migrants, trafficking in persons takes place without the consent of the individuals concerned and is intended not only at transport to another State, but rather at their exploitation.
After a general presentation of the crime in our time, repeating itself similar in the structure from the international and European gaze, this paper is aimed at analysing three key aspects of human trafficking: the classification as a new form of slavery, the lack of effective legal action in the fight, and the consequences of technological development.
In the first chapter, the theme is introduced at a general level, with particular attention to the definition provided by the United Nations and to the peculiarities of subjects, data, types related to the human trafficking as present today.
Subsequently, considering the evolution of the so-called “traditional slavery”, here is the analysis of some relevant instruments that have succeeded in the years to prevent and combat the trafficking of human beings, considered today the “new form of slavery”.
The key role is played by the United Nations with the Protocol annexed to the Palermo Convention on trafficking in persons, which is the first to effectively define the crime in question, as well as the recent Global Compact on Migration, a tool demonstrating the need for global cooperation. Moreover, it is relevant the action of the Council of Europe, particularly the Convention on the strengthening of action to combat trafficking in human beings, and the support of the European Union that fits perfectly in the context of the global elimination of crime, relying on its main objective of solidarity between States.
Further, following an examination of the system of international criminal law, the third part of the paper explores the possibilities for the prosecution of transnational crimes, in this case trafficking in persons, outside the national courts.
Key players are the International Criminal Court, which has failed in its law enforcement role, as well as Europol and Eurojust, which are effective European agencies in the fight against organized crime.
Research show how this crime has not only brought back the slavery that seemed to have been abolished in 1981 with Mauritania, but that it is unstoppable in its growth, due in particular to the large revenues and the development of technology. The last part of the paper, therefore, aims to take a further step in the deepening of crime.
The technological age has also changed the connotations of human trafficking. In particular, the role of the web, social networks and media has been decisive in the evolution of structure and mechanisms of this crime. It is possible to talk about cyber trafficking or e-trafficking.
This chapter aims to provide a general understanding of the impact of the cyber activity on human trafficking, analyzing its current characteristics, as well as the legislation governing the crime of trafficking through the use of the Internet.
Although there are still no procedural cases, see the strong cooperation of international actors such as INTERPOL, and the creation of research groups, such as eCrime of the University of Trento, with the aim of exploiting the technology that has so negatively affected the crime to be able to counter it.
Taking through the trafficking in human beings, as a real and actual transnational crime, against fundamental human rights, closely linked to the continuous changes brought about by technological development, this work is a means of dissemination, knowledge and reflection.
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