Riassunto analitico
La tesi affronta la questione relativa alla sicurezza del lavoro e, in particolare, a quei fattori psicologici e sociali che nascono nell'ambiente di lavoro ma che poi si riversano nella vita di tutti i giorni del lavoratore. Questo elaborato ha lo scopo di conferire maggiore chiarezza su un argomento che, sebbene negli ultimi anni sia al centro di diversi dibattiti, resta pur sempre ancora acerbo nella sua trattazione. Vengono pertanto messi preliminarmente in luce i bilanciamenti che necessitano i diritti costituzionalmente inviolabili del lavoratore e, ad essi contrapposto, il diritto di libertà di iniziativa economica. Viene inoltre spiegata l'importanza del concetto di sicurezza e della prevenzione, ma non solo, viene precisato il fatto che i rischi a cui un lavoratore può incorrere non sono solo quelli di natura antinfortunistica o di natura igienico ambientale, ma la salute e sicurezza può essere esposta anche a rischi psicosociali. Tali rischi seguono lo stesso iter previsto per tutti i rischi individuabili nell'ambiente di lavoro e richiedono, pertanto, l'adempimento degli stessi obblighi da parte dei soggetti garanti della sicurezza. Dopo la premessa generale e l'introduzione su ciò che sono i rischi psicosociali, della loro osservazione a livello europeo nonché nazionale, e di come gli stessi vengono tutelati attraverso la legge, si passa ad analizzarli singolarmente. Si parte dallo stress lavoro-correlato che trova esplicita tutela all'interno del Nuovo Testo Unico per la Salute e Sicurezza dei Lavoratori, si passa al burn out e allo straning e si giunge al punto focale del mio elaborato, ovvero al mobbing e al complicato rapporto con il diritto penale. Se l'intenzione di questo elaborato vuole essere il conferimento di una chiarezza sempre più limpida, non può non esserne protagonista il mobbing che, seppure sia un fenomeno aventi origine antiche", resta ancora poco conosciuto realmente e, soprattutto, non ancora tutelato giuridicamente. Ciò che rende necessario ancor di più approfondire tale tematica, è il fatto che il mobbing sta diffondendosi sempre più all'interno degli ambiente lavoratici, per cui risulta urgente una soluzione giuridica. Per questo, nell'elaborato affronto il fenomeno dal punto di vista sociologico, in modo tale da conoscerlo meglio, per arrivare a trattarlo dal punto di visto giuridico. Ebbene, il mobbing non trova esplicita tutela in nessuna disposizione presente nel nostro ordinamento, ma ciò non significa che non possano le persone essere tutelate da questo problema. Dunque si parte da quella che è la tutela civilistica per giunger poi all'aspetto principale del discorso, ovvero alla rilevanza penale del mobbing. In assenza di una normativa ad hoc, il mobbing trova tutela attraverso alcune fattispecie presenti all'interno del codice penale e che, in questo elaborato, vengono analizzate, richiamando le varie sentenze che negli anni si sono susseguite. Ma questo è sufficiente? Una volta terminata l'analisi delle principali fattispecie idonee a configurare il mobbing, si passa all'ultimo tassello, quello relativo alla questione sulla necessità di disporre una disposizione ad hoc sul mobbing, affrontando i vari progetti di legge, come tale fenomeno viene tutelato all'interno di altri ordinamenti e alle possibili soluzioni rinvenibili.
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