Riassunto analitico
Il presente lavoro di ricerca si propone di fare luce sul tema controverso del diritto all’oblio che fu riconosciuto per la prima volta nella sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea il 13 maggio 2014 e consacrato nell’articolo 17 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati 2016/679 che abroga la Direttiva 95/46/CE. Negli ultimi decenni, l’evoluzione di Internet e l’implacabile sviluppo dei processi comunicativi hanno gradualmente trasformato l’idea tradizionale di comunicazione e, più in generale, la vita degli individui, i cui dati personali presenti in Internet, a seguito dell’indicizzazione da parte dei motori di ricerca, rimangono a disposizione di tutti ad aeternum. Il diritto all’oblio rappresenta la chiara risposta alle nuove minacce rappresentate dalla Rete e si configura come lo strumento più efficace per la protezione dei dati personali degli utenti e il libero sviluppo della vita degli individui. Non è nient’altro che il diritto di qualunque persona di lasciarsi alle spalle il proprio passato e costruire il proprio futuro in funzione del presente. È nel suddetto contesto che sorge la problematica del diritto all’oblio in Spagna e si registrano le lamentele dei cittadini spagnoli rivolte all’Agenzia Spagnola di Protezione dei Dati affinché i motori di ricerca, in particolare Google, cessino di indicizzare le loro informazioni personali. Il presente lavoro, dopo aver proposto un’evoluzione storica sul diritto alla tutela della vita privata fino alla sua evoluzione più recente in diritto alla protezione dei dati personali e un quadro globale sugli antecedenti del diritto all’oblio e la sua configurazione giuridica, esamina nello specifico il caso Google Spain relativo alla richiesta del Sig. Costeja González a Google Spain e Google Inc. di cancellazione dei suoi dati personali dall’indice di ricerca. Di seguito, si prendono in analisi le Conclusioni dell’Avvocato Generale Jääskinen e la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, attraverso un reasoning diametralmente opposto giunge al riconoscimento del diritto all’oblio e della responsabilità dei motori di ricerca nel trattamento dei dati personali. Infine, il presente lavoro si conclude offrendo un quadro dettagliato sul funzionamento dei motori di ricerca, prestando una particolare attenzione alle origini di Google, il modello di business, il funzionamento e la reazione alla sentenza della Corte di Giustizia UE.
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Abstract
El presente trabajo de investigación se propone arrojar luz sobre el controvertido tema del derecho al olvido que fue reconocido por primera vez en la Sentencia del Tribunal de Justicia de la Unión Europea el 13 de mayo de 2014 y recogido en el artículo 17 del Reglamento General de Protección de Datos 2016/679, por el que se derega la Directiva 95/46/CE.
En las últimas décadas, la evolución de Internet y el implacable desarrollo de los procesos comunicativos han transformado paulatinamente la idea tradicional de comunicación y, más en general, la vida de los individuos, cuyos datos personales albergados en Internet, tras su indexación por los motores de búsqueda, permanecen al alcance de todos ad aeternum.
El derecho al olvido representa la clara respuesta a las nuevas amenazas planteadas por la Red y se configura como el instrumento más eficaz para la protección de los datos personales de los usuarios y el libre desarrollo de la vida de los individuos. Es nada más que el derecho de cualquier persona de dejar su pasado atrás y construir el propio futuro en función del presente.
Es en este contexto que surge la problemática del derecho al olvido en España y se enmarcan las quejas de los ciudadanos españoles dirigidas a la Agencia Española de Protección de Datos para que los buscadores, en particular Google, dejen de indexar sus informaciones personales.
El presente trabajo, tras ofrecer una evolución histórica de los conceptos de intimidad y privacidad hasta su evolución más reciente en el derecho a la protección de los datos personales y una visión de conjunto sobre los antecedentes del derecho al olvido y su configuración jurídica, se centra específicamente en el caso Google Spain que versa sobre la petición del Sr. Costeja González a Google Spain y Google Inc. del borrado de sus datos del índice de búsqueda.
A continuación, se reseñan las Conclusiones del Abogado General Jääskinen y la sentencia del TJUE que, siguiendo un reasoning diametralmente opuesto, llega a reconocer el derecho al olvido y la responsabilidad de los motores de búsqueda en el tratamiento de los datos de los usuarios.
Finalmente, el presente trabajo se concluye ofreciendo un cuadro detallado sobre el funcionamiento de los motores de búsqueda, prestando una particular atención a los orígenes de Google, su modelo de negocio, su funcionamiento y su reacción ante la STJUE.
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