Abstract
La Riserva Naturale “Bosco della Fontana” rappresenta quel che rimane di un antico querco-carpineto planiziale, la cui composizione e struttura attuale risulta profondamente alterata da un lungo periodo di sfruttamento.
Questo piccolo frammento relittuale è infatti stato governato per mezzo secolo a ceduo composto, successivamente sfruttato unicamente in caso di necessità e solamente dal 1994 è stato esente da utilizzazioni, tempo comunque sufficiente a consentire la ripresa delle naturali dinamiche successionali.
In questo lavoro si è compiuto uno studio comparativo tra i dati acquisiti nel ventennio finora monitorato:
•analisi dell’evoluzione del mosaico forestale, attraverso lo studio della composizione arborea ed arbustiva misurando piante con diametro ≥ 5 cm all’interno di 6 aree di monitoraggio dislocate all’interno della Riserva
•analisi della composizione erbacea ed arboreo / arbustiva con altezza ≤ 40 cm all’interno dei 6 transetti erbacei dislocati all’interno della Riserva
•analisi finalizza alla comprensione dello stato di conservazione di Quercus robur all’interno della Riserva
Quest’ultimo punto si è reso necessario a seguito della costante regressione subìta da questa specie sia all’interno di Bosco della Fontana, che nel nord Italia in generale.
Tra i fattori che influenzerebbero l’elevata mortalità delle plantule a distanza di uno, due o tre anni dalla germinazione particolare rilievo sembrano avere le condizioni idriche e la disponibilità radiativa.
Per meglio comprendere questo fenomeno si è analizzato un caso studio particolare, inerente ad un intervento di piantumazione di Quercus robur all’interno di una delle aree monitorate.
Questo studio ha permesso di mettere in evidenza una situazione in cui la foresta manifesta:
•una modificazione della struttura forestale determinata dallo sviluppo delle specie più competitive (in primis Carpinus betulus), i cui esemplari sono risaliti negli strati più alti, generando un elevato grado di copertura e una forte competizione con Quercus robur
•una riduzione nel numero di esemplari di Quercus robur, dovuta alla morte degli individui senescenti in combinazione con la mancanza di rinnovazione all’interno delle aree saggiate
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