Riassunto analitico
Lo scopo dello studio è quello di cercare la presenza di correlazione tra determinate caratteristiche predefinite dermoscopiche e confocali con il grado istologico di differenziazione del carcinoma squamocellulare della cute (SCC), in modo da definire se specifici criteri dermoscopici e confocali possano predire il grado istologico della lesione (in situ, ben differenziato, moderatamente differenziato, scarsamente differenziato). Attraverso l’utilizzo di moderne metodiche non invasive ad alta risoluzione (dermoscopia e microscopia laser confocale) sono state analizzate retrospettivamente, in base a criteri predefiniti dermoscopici e confocali, immagini di SCC selezionati dall’archivio del Dipartimento di Dermatologia dell’università di Modena e Reggio Emilia. È stata realizzata una correlazione attraverso il test chi quadrato di Pearson e regressione lineare multivariata. Attraverso l’analisi di immagini dermoscopiche e confocali di 172 SCC, abbiamo potuto dimostrare che vasi puntiformi, assenza/scarsità di aree bianche, squama cheratosica in dermoscopia, e la presenza giunzione conservata e di vasi in confocale si riscontrano con frequenza aumentata in modo statisticamente significativo nella malattia di Bowen. Assenza di ulcerazione in dermoscopia, presenza di paracheratosi, di pseudonidi e di vasi in microscopia confocale si riscontrano con frequenza aumentata in modo statisticamente significativo nell' SCC ben differenziato. Infine presenza di ulcerazione in dermoscopia, ed assenza di ipercheratosi al confocale discriminano per SCC scarsamente differenziato. Abbiamo quindi dimostrato come, attraverso queste raffinate metodiche non invasive ad alta risoluzione, sia possibile realizzare una distinzione prechirurgica del grado istologico della lesione, distinguendo tra SCC in situ ed invasivi.
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