Riassunto analitico
Le imprese familiari costituiscono, da sempre, l’ossatura del tessuto imprenditoriale italiano: esse hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo vitale nello sviluppo dei paesi industrializzati, anche in virtù del fatto che contribuiscono a creare valore. In Italia, il grado di concentrazione della proprietà familiare è estremamente elevato, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa. Se negli altri paesi sono soprattutto le imprese di piccole dimensioni a essere a conduzione familiare, in Italia la proprietà risulta estremamente concentrata anche nelle medie e grandi imprese. L’orientamento di lungo periodo, che spinge questa tipologia di imprese a investire avendo in mente le generazioni future, rappresenta un determinante punto di forza, che contribuisce a rendere le imprese familiari uno dei motori più robusti dello sviluppo economico e sociale del territorio. Anche nell’ultimo periodo di crisi, le aziende familiari hanno conseguito performance mediamente migliori, dimostrandosi un modello produttivo più resistente, capace di creare lavoro perfino in anni difficili. Il presente lavoro cerca di fare luce sulla solidità e competitività del modello di impresa familiare in Italia e nel territorio di Modena e provincia di fronte alla crisi economica globale degli ultimi anni degli anni 2000 rispetto ai modelli di imprese non familiari. L’analisi parte dalla constatazione che inquadrare l’oggetto di studio non è semplice, in quanto vi sono alcune difficoltà concettuali nella definizione di cosa siano le imprese familiari e, una volta definito il concetto, vi sono problemi operativi nell’identificare le imprese di famiglia distinguendole dalle altre. Filo conduttore in molti studi sul family business è l’idea che esso nasca dall’intersezione di due istituti sociali differenti, l’impresa e la famiglia, che presentano strutture e regole di funzionamento specifiche. Circoscritto il quadro definitorio di riferimento, l’attenzione è riservata alla tematica della corporate governance, che presenta significative peculiarità e complessità in virtù dei molteplici ruoli e funzioni rivestiti dalla famiglia all’interno dell’impresa. I forti legami (di parentela) tra i vari attori coinvolti possono costituire per l’azienda fonte di vantaggio competitivo e opportunità di sviluppo e crescita ma. allo stesso tempo, se non gestiti correttamente, possono rivelarsi elementi di ostacolo per le dinamiche aziendali. Nel corso di questa seconda parte, la problematica della governance viene analizzata sia da un punto di vista strutturale, ovvero considerando la natura e la tipologia degli organi di governo (in particolare il consiglio di amministrazione e gli organi specifici delle imprese familiari), sia considerando la sua dimensione dinamica legata al tema del passaggio generazionale, momento che spesso si rivela critico nella vita delle aziende familiari. L’ultima parte della tesi è dedicata all’analisi empirica delle imprese familiari in Italia, con particolare focus sull’evoluzione della governance e dei principali indicatori economici e di performance delle aziende modenesi a controllo familiare. Le imprese analizzate sono quelle di medio-grandi dimensioni, ossia quelle che attualmente, in Italia, risultano essere le più rilevanti e dinamiche e, al tempo stesso, le meno indagate. Nello svolgere il presente lavoro e per la selezione del campione considerato, si è utilizzato il database AIDA (Analisi Informatizzata delle Aziende Italiane); per le altre informazioni sugli organi sociali sono stati utilizzati dati della Camera di Commercio di Modena.
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