Riassunto analitico
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica sistemica relativamente diffusa. Sebbene la patogenesi di questa patologia non sia ancora completamente chiarita, è stato stabilito che derivi da un complesso intreccio di fattori genetici e ambientali, in cui il sistema immunitario svolge un ruolo centrale e, di conseguenza, rappresenta il principale bersaglio di molti trattamenti per la psoriasi, tra cui gli agenti biologici. Una delle principali questioni di sicurezza legate agli agenti biologici è il loro potenziale di aumentare il rischio di malignità, un aspetto ancora non del tutto chiaro. In particolare, i pazienti con una storia di malignità rappresentano la coorte al centro di questa ricerca, il cui obiettivo è indagare se i biologici influenzino la progressione del cancro, dato che i dati al riguardo sono scarsi. Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo su pazienti oncologici con psoriasi da moderata a severa in trattamento con terapia biologica, seguiti presso l'ambulatorio di psoriasi del Policlinico di Modena. Tra i 18 pazienti che hanno soddisfatto i criteri di inclusione dello studio, abbiamo registrato 2 decessi causati dalla progressione del cancro. Tuttavia, un confronto complessivo con i valori di riferimento della sopravvivenza specifica per cancro non ha rivelato un impatto statisticamente significativo degli agenti biologici nello sviluppo neoplastico. Considerando sia i risultati della nostra ricerca sia quelli di studi precedenti, le informazioni raccolte finora suggeriscono che i biologici non dovrebbero essere completamente controindicati nei pazienti con una storia di cancro. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati, poiché la sorveglianza del rischio di malignità nei pazienti oncologici sottoposti a terapia immunomodulatrice a lungo termine per la psoriasi continua a essere una priorità cruciale in termini di sicurezza.
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Abstract
Psoriasis is a relatively prevalent systemic chronic inflammatory disease. Although the pathogenesis of this disease is yet to be fully elucidated, it has been established that psoriasis results from a complex interplay of genetic and environmental factors, with the immune system playing a central role and, consequently, being the primary target of many psoriasis treatments, among which biologic agents. One of the central safety issues surrounding biologic agents is their potential to increase the risk of malignancy, which is still unclear. In particular, patients with a history of malignancy are the addressed cohort of this research, which aim is to unfold whether biologics exert an influence in cancer progression, given the scarcity of data on the matter.
We performed a retrospective observational study of oncologic patients with moderate-to-severe psoriasis receiving a biologic therapy and referred to Policlinico of Modena’s psoriasis clinic.
Amidst the 18 patients who met this study’s inclusion criteria, we registered 2 deaths caused by cancer progression. Nonetheless, an overall comparison with the baseline cancer specific survival revealed biologic agents not having a statistically significant impact in neoplastic development.
Considering both the results of our research and those of previous studies, the information gathered thus far suggest that biologics should not be completely contraindicated in patients with cancer history. However, further studies are needed to confirm these findings, since surveillance for malignancy risk in oncologic patients undergoing long-term immunomodulatory therapy for psoriasis continues to be a crucial safety priority.
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