Riassunto analitico
Obiettivo: l’obiettivo di questo studio è indagare l’evidenza scientifica relativa al management non chirurgico delle fratture di condilo mandibolare nei soggetti in crescita. È stata condotta una revisione sistematica con metanalisi per rispondere alla seguente domanda: qual è il tipo di trattamento conservativo più efficace tra quelli descritti in letteratura? Materiali e metodi: è stata svolta una ricerca sui database PubMed, CoChrane, Scopus, LILIACS e SciELO; la ricerca copriva un periodo compreso tra il 1° gennaio 1990 e il 31 marzo 2019. La qualità metodologica degli studi è stata valutata da 2 operatori, in maniera indipendente, mediante una scala di 13 punti, in cui 1 corrisponde al punteggio più basso e 13 al punteggio più elevato. I valori della massima apertura mandibolare osservati dopo il trattamento sono stati combinati mediante metanalisi. Risultati: sono stati trovati 528 articoli,di cui 24 sono stati inclusi nella revisione sistematica grazie alla selezione attraverso i criteri di inclusione. Gli studi selezionati riportavano i seguenti trattamenti conservativi: la semplice osservazione, il fissaggio rigido o elastico, l’apparecchio funzionale e gli esercizi funzionali; tali trattamenti erano talvolta combinati tra loro. La massima apertura della mandibola dopo il trattamento era sempre >35 mm, i movimenti di protrusiva e lateralità destra e sinistra erano quasi sempre >7 mm; il rimodellamento radiografico era generalmente buono o incompleto. La valutazione metodologica è risultata di valore medio per 4 studi e di valore basso per i restanti 20 studi. Conclusioni: a causa dell’eterogeneità degli studi e del basso livello metodologico non esiste sufficiente evidenza scientifica per stabilire quale, tra i trattamenti proposti, sia più efficace.
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