Riassunto analitico
La coxartrosi è una forma di osteoartrosi abbastanza commune essa rappresenta l’8% di tutte le patologie artrosiche , con una grandissima incidenza su scala mondiale, tale da renderla la terza sede piu comune di malattia degenerativa articolare. E' diffusa sopratutto nei paesi economicamente piu evoluti e con una speranza di vita maggiore, ha prevalenza maggiore nel sesso femminile e nella razza bianca.). Il trattamento conservativo dell’artrosi può essere farmacologico o non farmacologico. Quando tuttavia i sintomi non sono più controllabili altrimenti l’indicazione all’intevento di protesi di anca è quasi scontato. L’artroplastica, è l’ intervento di ricostruzione chirurgica di un’articolazione, nel caso dell’anca ha rivoluzionato il trattamento di malattie invalidanti, quali l’artrosi e l’artrite reumatoide, che sono causa di fenomeni distruttivi delle superfici lisce della cartilagine articolare, procurando dolore durante il movimento e limitazione funzionale. L’intervento di protesi di anca può essere eseguito in maniera convenzionale oppure tramite tecnica robotica. La chirurgia ortopedica robot assistita è disponibile sostanzialmente ormai da 20 anni, tuttavia solo recentemente si è venuta a creare una consistente bibliografia che ha dimostrato l’importanza e l’insostituibilità delle procedure robot assistite nella chirurgia ortopedica. Nel nostro caso il robot utilizzato per l’intervento di protesi totale di anca è il robot MAKO.Il MAKO è un sistema ortopedico interattivo robotico (RIO; MAKO Stryker, Fort Lauderdale, Florida) di tipo “aptico” utilizzato nella pratica clinica per l'artroplastica unicompartimentale del ginocchio, l'artroplastica totale dell'anca e l'artroplastica totale del ginocchio. Il sistema è “basato su immagini” in particolare è basato su una TC preoperatoria, la quale viene utilizzata nella pianificazione chirurgica per aiutare a determinare la dimensione del componente, il posizionamento da effettuare e la resezione ossea più opportuna. L’obbiettivo dello studio era sostanzialmente valutare i dati strumentali ottenuti tramite il software integrato nel robot MAKO e i rilevamenti post operatori all’ RX e quindi dimostrare che la tecnica robotica ha risultati sovrapponibili o eventualmente migliori sull’outcome clinico del paziente rispetto alla tecnica tradizionale. La valutazione clinica è stata effettuata tramite l’utilizzo di due differenti score, l’Harris Hip score che veniva calcolato previa valutazione clinica del paziente e il Womac Hip Score che era invece questionario che veniva sottoposto ai pazienti e sul quale era poi possibile valutare i corrispettivi punteggi. Sono stati valutati da questo studio pazienti operati di protesi totale di anca operati presso il Policlinico di Modena con tecnica robotica impiegando il sistema ortopedico interattivo robotico MAKO. Dopo avere valutato la correlazione fra i dati strumentali e quelli clinici abbiamo potuto verificare sostanzialmente risultati clinici sovrapponibili a quelli della tecnica tradizionale, e che gli unici casi in cui i risultati non erano soddisfacenti erano da associare da complicanze non correlate all’utilizzo del robot.
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Abstract
La coxartrosi è una forma di osteoartrosi abbastanza commune essa rappresenta l’8% di tutte le patologie artrosiche , con una grandissima incidenza su scala mondiale, tale da renderla la terza sede piu comune di malattia degenerativa articolare. E' diffusa sopratutto nei paesi economicamente piu evoluti e con una speranza di vita maggiore, ha prevalenza maggiore nel sesso femminile e nella razza bianca.). Il trattamento conservativo dell’artrosi può essere farmacologico o non farmacologico. Quando tuttavia i sintomi non sono più controllabili altrimenti l’indicazione all’intevento di protesi di anca è quasi scontato. L’artroplastica, è l’ intervento di ricostruzione chirurgica di un’articolazione, nel caso dell’anca ha rivoluzionato il trattamento di malattie invalidanti, quali l’artrosi e l’artrite reumatoide, che sono causa di fenomeni distruttivi delle superfici lisce della cartilagine articolare, procurando dolore durante il movimento e limitazione funzionale. L’intervento di protesi di anca può essere eseguito in maniera convenzionale oppure tramite tecnica robotica. La chirurgia ortopedica robot assistita è disponibile sostanzialmente ormai da 20 anni, tuttavia solo recentemente si è venuta a creare una consistente bibliografia che ha dimostrato l’importanza e l’insostituibilità delle procedure robot assistite nella chirurgia ortopedica. Nel nostro caso il robot utilizzato per l’intervento di protesi totale di anca è il robot MAKO.Il MAKO è un sistema ortopedico interattivo robotico (RIO; MAKO Stryker, Fort Lauderdale, Florida) di tipo “aptico” utilizzato nella pratica clinica per l'artroplastica unicompartimentale del ginocchio, l'artroplastica totale dell'anca e l'artroplastica totale del ginocchio. Il sistema è “basato su immagini” in particolare è basato su una TC preoperatoria, la quale viene utilizzata nella pianificazione chirurgica per aiutare a determinare la dimensione del componente, il posizionamento da effettuare e la resezione ossea più opportuna. L’obbiettivo dello studio era sostanzialmente valutare i dati strumentali ottenuti tramite il software integrato nel robot MAKO e i rilevamenti post operatori all’ RX e quindi dimostrare che la tecnica robotica ha risultati sovrapponibili o eventualmente migliori sull’outcome clinico del paziente rispetto alla tecnica tradizionale. La valutazione clinica è stata effettuata tramite l’utilizzo di due differenti score, l’Harris Hip score che veniva calcolato previa valutazione clinica del paziente e il Womac Hip Score che era invece questionario che veniva sottoposto ai pazienti e sul quale era poi possibile valutare i corrispettivi punteggi. Sono stati valutati da questo studio pazienti operati di protesi totale di anca operati presso il Policlinico di Modena con tecnica robotica impiegando il sistema ortopedico interattivo robotico MAKO. Dopo avere valutato la correlazione fra i dati strumentali e quelli clinici abbiamo potuto verificare sostanzialmente risultati clinici sovrapponibili a quelli della tecnica tradizionale, e che gli unici casi in cui i risultati non erano soddisfacenti erano da associare da complicanze non correlate all’utilizzo del robot.
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