Riassunto analitico
Introduzione La ricerca del linfonodo sentinella, ovvero il linfonodo che per primo riceve la linfa drenante dal tumore, è un tema attuale nella chirurgia delle neoplasie maligne della tiroide. La sua individuazione consentirebbe infatti un approccio più conservativo nella resezione linfonodale del collo in caso di negatività del linfonodo sentinella stesso. Ciò nonostante non è ancora stata validata una tecnica per la sua individuazione. L’obiettivo di questo studio è comparare le tecniche della linfoscintigrafia, della colorazione vitale con Patent Blue e della tecnica combinata nell’individuazione del linfonodo sentinella. Materiali e metodi Studio multicentrico prospettico di intervento in cui sono stati reclutati 82 pazienti sottoposti a tiroidectomia dagli ospedali di Morgagni-Pierantoni di Forlì, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la Sezione di Clinica Chirurgica Generale e dei Trapianti d’Organo dell’AOU di Parma. Tale studio ha valutato il ruolo del linfonodo sentinella nelle neoplasie differenziate della tiroide prendendo in considerazione tre differenti tecniche di ricerca e confrontandole tra loro: linfoscintigrafia, colorante vitale Patent Blue e tecnica combinata. Per determinare le caratteristiche di eleggibilità, i pazienti sono stati sottoposti alle seguenti indagini: •test di funzionalità tiroidea; •ecografia della ghiandola tiroidea e della regione cervicale anteriore e laterale bilaterale; •Fine needle aspiration biopsy (FNAB). Risultati Sono stati arruolati 58 pazienti di sesso femminile e 24 pazienti di sesso maschile con un’età media di 47,9 anni (range tra i 20 e i 79 anni). La diagnosi con FNAB individua 70 pazienti con tumore papillare, 9 pazienti con tumore follicolare, 2 pazienti con tumore a cellule di Hurtle, 1 paziente con tumore a variante a cellule alte. Son stati sottoposti solo a linfoscintigrafia 5 pazienti , 40 pazienti solo al colorante vitale e 37 pazienti a tecnica combinata. La sensibilità, la specificità e i falsi negativi erano rispettivamente: per la linfoscintigrafia 100%, 100%, 0%, per la tecnica con colorante vitale 88,9%, 94,4%, 3.8% e per la tecnica combinata 69,2%, 90%, 17,4%. Discussione e conclusioni I risultati ottenuti nel nostro studio sono sovrapponibili a quelli della letteratura per l’utilizzo di colorante vitale e tecnica radiometabolica, la tecnica combinata invece appare essere meno efficace. La linfoscintigrafia è vantaggiosa per l’assenza del rischio di distruzione dei vasi linfatici in corso di intervento e di colorazione delle ghiandole paratiroidi, e per la possibilità di individuare linfonodi sentinella presenti anche al di fuori del comparto centrale. Questo studio non può però dimostrare statisticamente che la tecnica linfoscintigrafica sia effettivamente più vantaggiosa rispetto a quella con Colorante Vitale, probabilmente a causa della mancanza di un numero sufficiente di pazienti arruolati. Inaspettatamente la tecnica combinata presenta la percentuale di successo più bassa fra tutte (67.6%); risultato probabilmente in parte riconducibile alla distruzione dei vasi linfatici con il colorante vitale ma anche ad una non completa learning curve degli operatori. L’elevata percentuale dei falsi negativi così come l’elevata percentuale di multifocalità registrati, non permettono di concludere con la validazione della tecnica del LS nelle neoplasie differenziate della tiroide.
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