Riassunto analitico
Background: Nonostante sia universalmente riconosciuta la stretta relazione tra asma e sensibilizzazione allergica, non è ancora chiaro e pertanto oggetto di discussione, se la sua presenza incida maggiormente sulla gravità dell’asma e se esista un tipo di sensibilizzazione associata ad una maggiore gravità dell’asma in età pediatrica. Obiettivo: analizzare il ruolo che la sensibilizzazione ad alcuni allergeni riveste rispetto alla gravità dell’asma. Metodi: sono stati reclutati tutti i soggetti di età compresa tra 5 e 14 anni che dal 1 gennaio 2014 al 30 giugno 2016 hanno eseguito una prima vista ambulatoriale presso l’ambulatorio di Malattie Respiratorie Pediatriche dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena e hanno ricevuto la diagnosi di asma. La popolazione in esame è stata suddivisa in quattro classi di gravità dell’asma ( intermittente, persistente lieve,-moderato,-grave), seguendo i criteri proposti dalle linee guida internazionali, valutando sintomi asmatici, valori spirometrici e riacutizzazioni. La sensibilizzazione agli inalanti studiati (pollini, acaro della polvere, Alternaria ed epitelio di cane e gatto) è stata valutata mediante prick test o RAST. Risultati: 137 pazienti (89.5%) sul totale di 153 sono risultati positivi ad almeno un allergene; i maschi sono in maggioranza nella popolazione di studio, rappresentando il 75.8% del totale. Il livello di gravità dell’asma predominante è persistente lieve (41.83% ) seguito da asma persistente moderata (34%); una differenza statisticamente significativa è stata riscontrata nell’incidenza, nel sesso maschile, della condizione di atopia (p=0.001 95%CI 0.069 to 0.367), dermatite (p=0.024 95%CI -0.384 to -0.038) e rinocongiuntivite (p=0.044 95%CI -0.371 to -0.006). I valori medi di FEV1, FEV1/FVC e MEF 25-75 significativamente inferiori nel sesso maschile rispetto al sesso femminile. La maggiore frequenza di sensibilizzazione è rappresentata dai pollini (66,67%), seguita dagli acari (50,98%), dall’Alternaria (31,37%) e dagli epiteli (30,07%) mentre i polisensibilizzati sono il 28.47%. Negli atopici non vi è una correlazione tra il numero di allergeni a cui un soggetto è sensibilizzato e la maggiore gravità dell’asma (Pearson chi2(6)=5.4780 Pr=0.484). I soggetti con allergia all’Alternaria hanno una probabilità 2.034 volte maggiore di presentare un’asma più severa ( OR 2.034, p=0.046,95%CI 1.012 to 4.087), una maggiore gravità dei sintomi (OR 2.411, p=0.025 95%CI 1.118 to 5.196) e della spirometria(OR 2.186, p= 0.03 95%CI 1.079 to 4.428) non sembra incidere significativamente sulla gravità dello stimatore “rischio” (OR 1.39, p=0.356 95%CI 0.689 to 2.803); le restanti sensibilizzazioni non sembrano incidere in maniera significativa sulla gravità. Inoltre avere anamnesi positiva per bronchiti asmatiche prima dei 5 anni comporta un rischio 1.908 volte più elevato di presentare asma più severa nel suo complesso (p=0.042, 95%CI 1.024 to 3.554). Si conferma l’associazione tra sesso maschile e maggiore gravità delle prove di funzionalità respiratoria (OR 2.266, p=0.039 95%CI 1.0439 to 4.919). Conclusioni: questo studio ha rilevato una correlazione tra la maggiore gravità dell’asma e la sensibilizzazione all’allergene Alternaria, considerato insieme a tutte le variabili indagate e alla loro associazione con la gravità complessiva dell’asma e con i singoli stimatori che la compongono.
|