Riassunto analitico
La soluzione migliore per garantire la durabilità delle strutture in cemento armato anche negli ambienti più aggressivi è l’adozione di un adeguato rivestimento protettivo facile da applicare ed eventualmente rinnovabile nel tempo. Un buon rivestimento protettivo deve possedere caratteristiche quali: impermeabilità all’acqua e alle soluzioni saline, scarsa permeabilità a gas come l’anidride carbonica, capacità di crack-bridging, tensione limite di adesione al substrato in calcestruzzo di almeno 0,7 ÷ 0,8 MPa ed elevata resistenza chimica a pH elevati, visto che dovranno stare a contatto con elementi fortemente alcalini. Le membrane polimero cemento sono essenzialmente costituite da cemento portland, aggregati fini, percentuali rilevanti di polimero, additivi riduttori di acqua e additivi idrofughi. Miscelate con acqua o unendo la polvere alla emulsione acquosa polimerica si ottiene una sospensione che una volta stesa sulla superficie del calcestruzzo con uno spessore di circa 1-3 mm, indurisce, a seguito della reazione acqua-cemento e alla polimerazione per coaelescenza, formando una membrana con caratteristiche elastiche tali da poter subire elevate deformazioni prima di fessurarsi. In presenza di inerte siliceo la co-matrice polimero cemento può legare chimicamente e fisicamente parte dello stesso, e quanto più fine sarà l’inerte, tanto più esteso risulterà questo legame chimico e di adesione fisica con la co-matrice, quindi riducendo la presenza della parte molto fine, variando il rapporto polimero/inerte fine, si dovrebbe verificare un cambiamento sostanziale delle proprietà meccaniche e di resistenza chimica della membrana polimero cemento. Il lavoro ha messo in evidenza come la distribuzione granulometrica bimodale generi un miglior impaccamento del sistema polimero-cemento-inerte con un consecutivo innalzamento del modulo elastico. Inoltre l’inerte silicio molto fine ,con diametro inferiore ai 4 μm, in presenza di un attacco basico reagisce formando dei silicati igroscopici all’interno dei pori della membrana, quindi sigillando gli stessi impedisce che altre base forte possa raggiungere il film polimerico, inibendo la reazione di saponificazione.
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