Riassunto analitico
Il trauma è ovviamente una condizione che si ritrova spesso nell'ambito della medicina d'urgenza e che, normalmente, viene preso in carico nell'ambito del pronto soccorso. Esso viene ad essere valutato attraverso l'utilizzo di specifici score che ne determinano l'entità e quindi anche la priorità di cura. In particolare il paziente politraumatizzato è quel soggetto che presenta delle lesioni tali da determinare un rischio concreto di pericolo per la sopravvivenza. È chiaramente una fra le situazioni più complesse con cui il medico del pronto soccorso si possa trovare ad avere a che fare e richiede quasi sempre un intervento di équipe polispecialistica. Fra i vari trattamenti salvavita che possono essere utilizzati in contesti di questo tipo vi sono sicuramente anche le trasfusioni ematiche e in particolar modo le trasfusioni massive. Esse sono definite come la trasfusione di almeno 10 sacche di sangue intero in 24 ore o in alternativa di almeno 5 sacche entro le 3 ore e risultano come un intervento fondamentale nel recupero di pazienti con gravi emorragie o drastici cali dei valori dell'emoglobina. Date queste premesse, l'obiettivo dello studio è la valutazione di un'eventuale correlazione fra l'utilizzo di questo presidio terapeutico e la mortalità dei pazienti trattati. Per fare ciò è stato utilizzato il database afferente all'RRTG (Registro Regionale Traumi Gravi) dell'Ospedale Civile Sant'Agostino Estense di Modena, sul quale è stato eseguito uno studio osservazionale retrospettivo. I pazienti sono stati suddivisi in base al parametro dell'ISS (Injury Severity Score), in cui un valore superiore a 15 identifica il paziente politraumatizzato. E' stata poi eseguita un'analisi statistica al fine di valutare l'andamento della mortalità anche all'incrementare dell'indice specifico di severità del trauma. I risultati ottenuti indicano che vi sia un incremento statisticamente significativo della mortalità nei pazienti sottoposti a trasfusioni massive. Nonostante ciò, per le modalità di svolgimento dello studio, non si è in grado di stabilire se la mortalità sia effettivamente dovuta all'utilizzo di questo presidio o alla gravità del quadro di questa tipologia di pazienti.
|