Riassunto analitico
Il presente elaborato mira a fornire una visione complessiva e critica dell’istituto del rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022 attraverso l'art. 363 bis c.p.c., valutandone l'efficacia e il ruolo nel sistema giuridico italiano e proponendo una riflessione sul futuro della nomofilachia nell'ordinamento nazionale. La norma rappresenta un’innovazione particolarmente significativa, in quanto consente di rafforzare gli ideali di certezza del diritto e di prevedibilità delle decisioni giudiziarie, esigenze particolarmente sentite in un contesto giuridico sempre più complesso e articolato. Il meccanismo, collocandosi come strumento di nomofilachia “preventiva”, risponde inoltre alle necessità di efficienza processuale e di riduzione dell’arretrato giudiziario che da anni penalizzano il Paese, anticipando la risoluzione di alcune questioni particolarmente controverse già nella prima fase del giudizio, così che non trascorrano numerosi anni tra il sorgere del contenzioso e la risoluzione di una data questione giuridica. Il rinvio pregiudiziale consente alla Corte di Cassazione di assolvere la sua funzione di armonizzatrice-garante del diritto, assicurando l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, nonché l'unità del diritto oggettivo nazionale, come delineato dall’art. 65 ord. giud. (r.d. 30 gennaio 1941, n. 12), concernente le attribuzioni della Corte Suprema di Cassazione. I tribunali del merito potranno dunque avvalersi di un indirizzo ermeneutico autorevole dal quale poter prendere spunto per la decisione di controversie future. All’interno dell’elaborato, suddiviso in cinque capitoli, è illustrato dapprima il percorso normativo che ha portato alla formulazione della norma, effettuando un parallelo con alcuni istituti presenti sia sul piano nazionale che internazionale dal quale la stessa muove le fila, tra i quali emergono la saisine pour avis francese e il meccanismo di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, principali fonti d’ispirazione per il legislatore. Dopo un’analisi circa i requisiti formali della norma e del procedimento di rinvio, all’interno della quale non mancherà l’illustrazione di casi concreti utili per una migliore interpretazione della norma, verranno infine attenzionate, in un’ottica statistica, le prime applicazioni pratiche del rinvio pregiudiziale, che al momento si rivelano essere positive e che pongono l’istituto ex art. 363 bis c.p.c. come uno dei mezzi più promettenti e innovativi introdotti dalla riforma del processo civile.
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