Riassunto analitico
Le cellule staminali della polpa dentale umana (hDPSCs) sono cellule localizzate nella zona perivascolare nella polpa dentale, un tessuto connettivo lasso presente nella camera pulpare del dente. La polpa dentale ha un’origine embrionale peculiare, ovvero dalla cresta neurale, che conferisce alle hDPSCs un ampio potenziale differenziativo, che permette di classificarle come cellule staminali multi/pluripotenti. In letteratura, la capacità delle hDPSCs di differenziare in vitro in diversi lineages, quali adipogenico, osteogenico, condrogenico, miogenico, neurale e in cellule ß del pancreas, e di contribuire alla rigenerazione in vivo di diversi tessuti, anche promuovendone/favorendone la vascolarizzazione, è ampiamente documentata. Inoltre, numerosi studi in vitro si sono recentemente focalizzati sullo studio delle loro proprietà immunomodulatorie. Proprio per queste particolari proprietà, le hDPSCs possono essere considerate una risorsa promettente per un’eventuale applicazione nel campo della medicina rigenerativa.
Questo progetto di tesi si è focalizzato sullo studio del potenziale angiogenetico e del fenotipo immunomodulatorio delle hDPSCs ed in particolare di come vengano influenzati dall’azione di un flusso laminare pulsatile, attraverso la simulazione in vitro del flusso sanguigno. E’ infatti noto che il flusso sanguigno e le sue alterazioni - causate da processi infiammatori, presenza di placche aterosclerotiche, forze biomeccaniche prolungate, geometria dei vasi - possono influenzare notevolmente numerosi meccanismi cellulari. Inizialmente, si è indagato su come il flusso laminare pulsatile potesse influire sulla già nota capacità differenziativa in senso endoteliale delle hDPSCs. Attraverso analisi di immunofluorescenza sono stati valutati i marker IL-6, NF-Kb, eNOS, pSTAT3, pAkt, VEGF su hDPSCs poste in coltura statica e dinamica (coltura sottoposta a flusso). In aggiunta, è stato svolto “il tube formation assay” su hDPSCs poste in coltura statica e dinamica. Sulla base dei risultati ottenuti, sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità a Roma, per lo svolgimento di una RPPA (Reverse Phase Protein Array), quattro campioni di pellet cellulari: hDPSCs poste in coltura statica e dinamica, hDPSCs poste in co-coltura con le PBMCs (Peripheral Blood Mononuclear Cells) in condizioni di coltura statica e dinamica. Infine, sono state svolte analisi di real-time PCR sulle PBMCs poste in co-coltura con le hDPSCs in condizioni statiche e sottoposte a flusso laminare pulsatile. Attraverso quest’analisi è stata valutata l’espressione di alcuni geni pro-infiammatori e anti-infiammatori come IL-2, INF-, TNF-α, IL-6, IL-10, RPLP0 (gene housekeeping).
Per creare il flusso laminare pulsatile è stata utilizzata una pompa peristaltica collegabile, attraverso due tubi appositi, a particolari camerette che permettono l’adesione cellulare.
E’ stato osservato che il flusso laminare pulsatile modula la fosforilazione di proteine coinvolte nel processo di angiogenesi (Tie-2, VEGF, eNOS) ed aumenta il fenotipo pro-infiammatorio (NF-kB, IL-6, pSTAT3, pAkt) delle hDPSCs. Inoltre gli esperimenti svolti sulle PBMCs, messe a contatto con le hDPSCs sottoposte a flusso laminare pulsatile, hanno evidenziato un up-regolazione di alcuni pathways pro-infiammatori. Gli esiti degli esperimenti, hanno evidenziato che diverse condizioni di coltura, come l'applicazione di un flusso laminare pulsatile e la presenza di un microambiente infiammatorio, modulano le proprietà biologiche delle hDPSCs ed in particolare sostengono la loro plasticità immunomodulatoria.
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