Riassunto analitico
Intraprendere uno sforzo cognitivo significa impegnarsi in compiti faticosi e complessi al fine di raggiungere un risultato. Tuttavia, quando il livello di affaticamento cognitivo supera la soglia critica, la qualità e la produttività lavorativa possono essere ridotte e causare effetti negativi sullo stato di salute e sulla sicurezza dei lavoratori. Da qui nasce la necessità di monitorare in modo oggettivo lo sforzo cognitivo di un soggetto sottoposto a un compito cognitivamente impegnativo. Nonostante l'ampio interesse, i ricercatori non hanno ancora raggiunto un accordo riguardo alla misurazione quantitativa dello sforzo mentale. L’obiettivo di questa tesi è valutare l’efficacia di alcuni indicatori (dilatazione della pupilla, eye blinking, frequenza cardiaca, elettroencefalografia, attività elettrodermica, pressione sanguigna, pressione del polso e temperatura della membrana timpanica) nel rilevare lo sforzo cognitivo. L’analisi ha evidenziato che alcuni indicatori possono essere impiegati per misurare il carico di lavoro solamente in un compito altamente impegnativo, altri sono efficaci in attività che richiedono una minore elaborazione mentale e altri ancora hanno una sensibilità sufficiente per rilevare ampie e lievi variazioni. L’azienda o il soggetto che decide di utilizzare questi indicatori può trarre utili informazioni da questo elaborato, proprio perché costituiscono un ulteriore tassello nella complessa valutazione dello stress lavoro correlato.
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