Riassunto analitico
L’elaborato si apre con un breve excursus sul concetto di negozio giuridico come dichiarazione di volontà e sui tre vizi che inficiano il processo formativo della stessa. Tra questi, ci si sofferma integralmente sulla violenza, che si può ritrovare in diverse norme del Codice Civile e in particolare nella disciplina della parte generale dei contratti (artt.1434 e ss.). Vista la mancanza di definizioni a riguardo, si è ricostruito il dibattito dottrinale che ha sempre inteso tale concetto come mezzo per invalidare in generale la volontà negoziale e in campo contrattuale uno dei suoi elementi essenziali, ossia il consenso. A ciò si è aggiunto un confronto con quanto avviene nell’ordinamento di common law, il quale utilizza di converso il concetto di duress. Trovata una possibile interpretazione di quanto il legislatore abbia voluto indicare con il termine di violenza, ci si chiede se sia possibile applicare la medesima anche in altri negozi giuridici, diversi dal contratto, ma comunque definiti come dichiarazioni di volontà: il matrimonio e il testamento.
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