Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi nasce dalla curiosità di analizzare le diverse fattispecie di amministratori di nomina extra-assembleare presenti nell’odierno panorama giuridico italiano. Si è ritenuto opportuno suddividere la trattazione in due sezioni, la prima delle quali relativa alla disciplina codicistica degli amministratori extra-assembleari nelle società per azioni. In particolare, il codice civile prevede cinque deroghe alla regola generale di nomina assembleare degli amministratori, le quali raggruppano le seguenti figure: i primi amministratori, l’amministratore nominato dallo Stato o dagli enti pubblici, l’amministratore giudiziario, l’amministratore cooptato e l’amministratore indipendente nominato dai portatori di strumenti finanziari. Le prime quattro tipologie vengono analizzate nella prima sezione, e l’approccio che si è voluto seguire, dopo una introduzione generale sulla singola fattispecie, è quello di concentrare l’attenzione sulle particolari modalità di nomina, nonché, ove sussistano, anche di revoca. Nella seconda sezione sono analizzati nello specifico gli strumenti finanziari, che rappresentano senz’altro uno degli istituti giuridici più innovativi introdotti a seguito della riforma del diritto societario avvenuta nel 2003, al fine di incrementare il numero di strumenti di finanziamento societario. Successivamente, è dedicato un capitolo sugli amministratori nominati dai portatori di strumenti finanziari, focalizzandosi sempre sulla materia della nomina e della revoca degli stessi. La ratio che sta alla base di tale scissione consiste nella volontà di disporre un’intera parte della tesi all’esame relativo agli strumenti finanziari e agli amministratori nominati dai loro possessori, in quanto molteplici sono le lacune legislative che danno adito ad un ampio dibattito dottrinale. In aggiunta a ciò, la giurisprudenza a riguardo è quasi del tutto inesistente, ma negli ultimi anni è aumentata l’importanza che tali amministratori presentano all’interno della prassi societaria. L’obiettivo che si è quindi in generale perseguito è quello di esaminare la nomina e la revoca di ogni tipologia di amministratore nominato al di fuori dell’assemblea generale dei soci, esponendo le diverse posizioni dottrinali laddove vi siano disposizioni incerte.
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