Riassunto analitico
OBIETTIVO L’obiettivo primario di questo studio di coorte retrospettivo condotto su neonati con asfissia perinatale ed encefalopatia ipossico-ischemica è stabilire il valore prognostico della Risonanza Magnetica (RM) cerebrale e della motilità spontanea valutata mediante i General Movements (GMs) rispetto all’outcome neuroevolutivo a 24 mesi. Obiettivo secondario è l’individuazione di eventuali variazioni del valore prognostico di tali tecniche prima e dopo l’avvento del trattamento ipotermico attraverso il confronto tra una coorte di neonati con encefalopatia ipossico ischemica sottoposti a trattamento ipotermico rispetto ad una coorte di neonati candidabili a tale trattamento prima del suo impiego. DISEGNO DELLO STUDIO Nello studio sono stati inclusi 56 neonati con asfissia perinatale afferiti alla TIN di Modena da ottobre 2004 a giugno 2012 selezionati in base ai seguenti criteri di inclusione: 1. neonati con asfissia perinatale candidabili a ipotermia secondo le raccomandazioni fornite dalla Società Italiana di Neonatologia; 2. neonati con follow up clinico e strumentale caratterizzato da: • risonanza magnetica cerebrale entro le 2 settimane di vita; • video-registrazione dei General Movements a 1 e 3 mesi di età post-termine (PTA); • valutazione dello sviluppo neuromotorio in accordo con l’esame neurologico di Amiel-Tison e dello sviluppo neuropsicologico attraverso la Scala di Sviluppo Mentale di Griffith (GMDS) a 24 mesi. Le immagini di risonanza magnetica sono state classificate in base ad uno score che identifica 5 pattern di danno cerebrale. I General Movements e il Repertorio Motorio Associato sono stati valutati a 1 mese (Writhing Movements, WMs) e 3 mesi (Fidgety Movements, FMs) in accordo con le indicazioni del GMs Trust. L’outcome neuroevolutivo è stato valutato a 24 mesi. L’outcome motorio è stato distinto in: normale, impaccio motorio minore (clumsiness) e paralisi cerebrale infantile. L’outcome neuropsicologico è stato definito normale quando il quoziente di sviluppo era maggiore di -1 DS, ritardo lieve se compreso tra -1 DS e -2 DS e patologico se minore di -2 DS. RISULTATI È stata rilevata un’associazione statisticamente significativa tra la RM cerebrale e l’outcome a 24 mesi, sia per quanto riguarda i pattern di RM che il danno a livello delle singole strutture anatomiche. Rispetto allo sviluppo di PCI la RM cerebrale ha una sensibilità del 100%, una specificità del 78.9% e un’accuratezza dell’89%. Il Valore Predittivo Positivo (VPP) è del 69.2% e il Valore Predittivo Negativo (VPN) è del 100%. Rispetto allo sviluppo di ritardo mentale la RM cerebrale ha una sensibilità del 93.3% e una specificità del 70.7% con un’accuratezza dell’82%. Il VPP è del 53.8% mentre il VPN è del 96.7%. Anche tra i GMs e l’outcome a 24 mesi è stata rilevata un’associazione statisticamente significativa. In particolare la valutazione dei FMs ha mostrato una sensibilità dell’88.9%, una specificità del 92.1% e un’accuratezza del 91% rispetto alla PCI. Il VPP è dell’84.2% e il VPN è del 94.6%. Rispetto al ritardo mentale i FMs hanno una sensibilità dell’86.7%, una specificità dell’85.4% e un ‘accuratezza dell’86%. Il VPP è del 68.4%, mentre il VPN è del 94.6%. Nel confronto tra l’era pre-ipotermia e post-ipotermia si riscontra una riduzione della sensibilità e del VPP sia della RM che dei GMs rispetto allo sviluppo di PCI e ritardo mentale. DISCUSSIONE La RM cerebrale e i GMs, in particolare i FMs, sono tecniche con un alto valore prognostico rispetto all’outcome a 24 mesi. Le due metodiche possono essere interscambiate tra loro poiché hanno un valore prognostico sovrapponibile rispetto all’outcome neuroevolutivo a 24 mesi. Inoltre entrambe le tecniche hanno un’elevata accuratezza nel predire sia lo sviluppo di PCI che di ritardo mentale. In particolare i GMs hanno mostrato una maggiore accuratezza rispetto alla RM.
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