Riassunto analitico
Introduzione: lo scompenso cardiaco è una patologia acuta molto frequente, caratteristica dell'anziano. Oltre il 50% delle diagnosi di scompenso cardiaco avvengono in pazienti di età superiore ai 70 anni. L'invecchiamento non è di per se causa di scompenso, ma lo è il declino dei sistemi cardioprotettivi ad esso legati che provoca un abbassamento della soglia di compenso. E' tipicamente una patologia a genesi multifattoriale e l'anziano è spesso un paziente polipatologico con numerose comorbilità. Tra di esse le più rilevanti sono la cardiopatia ischemica, l'ipertensione arteriosa, il diabete e le valvulopatie.
Scopo: Lo scopo della tesi è quello di inquadrare quantitativamente e qualitativamente i pazienti ricoverati presso il reparto di Geriatria per Acuti del N.O.C.S.A.E. di Baggiovara con particolare riferimento alle co-patologie, alla terapia farmacologica ed alle sue modifiche.
Materiali e Metodi: Sono stati raccolti i dati relativi ai ricoveri per scompenso cardiaco presso il reparto di Geriatria per Acuti dal 22/04/2014 al 22/08/2014. Attraverso la consultazione di referti di pronto soccorso, cartelle cliniche e lettere di dimissioni si sono ricostruiti i parametri vitali all'ingresso, l'anamnesi patologica prossima e remota, la terapia farmacologica, sia domicilare che ospedaliera, gli indici di dipendenza nelle attivià quotidiane e strumentali dei pazienti.
Risultati: E' emerso che il 15,4% dei ricoveri nel suddetto periodo avviene per scompenso cardiaco. Non esistono differenze significative tra maschi e femmine per quanto riguarda l’età, anche se l’età media delle femmine è più elevata. La stragrande maggioranza dei pazienti è ipertesa, oltre il 30% di essi è affetto anche da demenza e vi è un vasto uso di antidepressivi, neurolettici e benzodiazepine. Oltre il 90% dei pazienti assume diuretici a domicilio mentre solamente il 35% assume un ACE-inibitore. Grande uso di beta-bloccanti beta-1 selettivi.
Discussione: Visto l'elevato numero di ipertesi è necessario, per prevenire lo scomopenso senza incorrere negli effetti collaterali dei farmaci, seguire linee guida adeguatamente curate. I numerosi pazienti dementi pongono seri interrogativi nei confronti delle condizioni del fine vita e sull'accanimento terapeutico. Il grande uso di diuretici impone ai medici di medicina generale un attento monitoraggio del bilancio elettrolitico e del peso corporeo come parametro che dovrebbe servire a prevenire le recidive. Si nota uno scarso utilizzo di ACE-inibitori e dei sartani rispetto quanto suggerito dalle linee guida internazionali, anche correggendo il dato al netto delle patologie che lo rendoni controindicati. Oltre il 60% dei pazienti assume beta-bloccanti beta-1 selettivi in accordo con le numerose evidenze positive a riguardo.
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