Riassunto analitico
Lo studio oggetto della dissertazione si inquadra nella tematica degli appalti pubblici, prendendo le mosse dal progetto di riforma del Codice dei Contratti Pubblici al momento in discussione in Parlamento (d.d.l. A.C. 3194). Tale progetto di legge si propone non solo come strumento di recepimento delle direttive Europee che hanno recentemente innovato il sistema degli appalti pubblici, ma anche come mezzo di una riforma complessiva e sostanziale dell’intero settore, rivolta ad obiettivi di semplificazione e di qualificazione dell’azione amministrativa e non da ultimo, nella situazione attuale di perdurante crisi economica, di contenimento e razionalizzazione della spesa. Nel contesto richiamato, la tesi si occupa del tema della riduzione delle stazioni appaltanti. Un’ampia parte dell’elaborato è dedicata all’analisi delle diverse politiche legislative di centralizzazione delle committenze, a fini di abbattimento della spesa e di lotta alla corruzione, susseguitesi in modo non lineare nel corso del tempo, introducendo disorganicamente diversi strumenti e centri (Consip S.P.A., Centrale di Committenza, Stazione Unica Appaltante, Centrali di Committenza Regionali, Soggetti Aggregatori). Il nodo di fondo, su cui gravita l’attenzione, attiene al rapporto tra tali interventi di riforma, declinati in misure promozionali ma anche limitative, e statuto di autonomia degli enti territoriali, nella fase attuale di crisi economica e di riforma dell’amministrazione locale.
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