Riassunto analitico
Nel trattamento dei tumori del distretto testa-collo, le recidive loco-regionali rappresentano ancora oggi una delle maggiori problematiche cliniche nonostante i notevoli sforzi in ambito terapeutico compiuti negli ultimi anni. Il trattamento che offre le maggiori possibilità di guarigione è rappresentato dalla chirurgia; tuttavia solo pochi pazienti presentano caratteristiche idonee per potervi essere sottoposti. In questi casi il trattamento di scelta è rappresentato ancora dalla chemioterapia esclusiva nonostante i dati sulla sopravvivenza media e sul controllo a lungo termine della malattia non siano significativi. L'uso del ritrattamento radioterapico su di un tessuto già precedentemente irradiato è stato per molto tempo considerato non sicuro, in particolare a causa delle tossicità del trattamento stesso. Tuttavia a partire dagli anni Novanta sono stati riportati i risultati di studi condotti da diversi gruppi di ricerca circa l'utilizzo e il ruolo della reirradiazione: da tali dati emerge il fatto che la reirradiazione può rappresentare un alternativa terapeutica valida per gruppi selezionati di pazienti. I criteri che dovrebbero essere utilizzati per la scelta dei pazienti da sottoporre a tale trattamento dovrebbero includere fattori come le caratteristiche generali del paziente, il perforamance status, la localizzazione e l'estensione del tumore, le comorbidità, la funzionalità residua dei tessuti irradiati, l'intervallo di tempo tra i due trattamenti radioterapici, la dosa ricevuta e gli effetti tossici causati dal primo trattamento. Il nostro studio consiste in un'analisi retrospettiva su 75 pazienti con recidiva di tumore del distretto testa-collo o di diagnosi istologica di seconda neoplasia trattati presso i reparti di Radioterapia Oncologica degli ospedali di Modena, Brescia e Firenze con tecniche IMRT, VMAT, Tomoterapia, Stereotassi, tecniche 3D conformazionale ed elettroni. Lo studio conferma il ruolo della reirradiazione nei pazienti con recidiva o una seconda neoplasia del distretto testa-collo e fa emergere l'importanza della selezione dei pazienti per ridurre il più possibile gli effetti tossici e aumentare la sopravvivenza. Ulteriori studi sono necessari per definire il ruolo della chemioterapia concomitante alla re-irradiazione, la dose totale e il frazionamento della dose.
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