Riassunto analitico
INTRODUZIONE Lo Scompenso Cardiaco (SC) è una patologia di crescente rilevanza epidemiologica ed elevato impatto economico-assistenziale, soggetta a frequenti riacutizzazioni, che possono condurre a ricoveri ripetuti. I pazienti soggetti più frequentemente a riacutizzazioni sono generalmente in una fase più avanzata di malattia, anziani, con un numero maggiore di comorbidità. I ricoveri ripetuti, soprattutto in questi pazienti, contribuiscono a minare lo stato di salute e l’autonomia del malato e ad aumentarne la complessità assistenziale ed il peso economico. OBIETTIVI L’obiettivo primario dello studio si concretizza nell’analisi delle caratteristiche dei pazienti affetti da SC seguiti a domicilio, indagandone la componente clinica, di autonomia e di assistenza. Questa analisi si inserisce all’interno di un quadro più ampio, nel quale tramite una educazione pro attiva al caregiver, si andrà a verificare come obiettivo secondario se il numero di ricoveri subirà una diminuzione. MATERIALI e METODI Il protocollo di studio ed il modulo di consenso informato sono stati approvati dal Comitato Etico della provincia di Modena. Si tratta di uno studio di intervento controllato, randomizzato in aperto. Sono stati arruolati MMG, poi randomizzati, che hanno fornito pazienti con diagnosi di SC, condotta secondo i criteri diagnostici abituali (una valutazione clinica seguente al sospetto posto da dispnea, affaticabilità e ritenzione idrica, con il successivo ausilio di ECG, Ecocardio ed esami laboratoristici). I criteri di esclusione comprendono una classe NYHA<II e l’assenza di un caregiver, oltre alla non disponibilità a partecipare degli esaminati. I dati per l’elaborazione dei risultati sono stati tutti raccolti a domicilio dai pazienti, ed integrati con l’ausilio della cartella clinica informatizzata. L’intervento consiste in una educazione del caregiver, direttamente in occasione della visita per la raccolta dati, tramite manuale preparato ad hoc sullo scompenso. Vengono inoltre forniti uno sfigmomanometro sensibile ai cambiamenti del ritmo cardiaco ed un diario giornaliero per annotare i parametri del paziente. I dati raccolti contengono, tra gli altri: indice prognostico 3C-HF, comorbidità, autonomia del paziente, modalità dell’assistenza domiciliare, trattamento farmacologico.
RISULTATI Risultati parziali ad un anno dall'inizio dello studio. Campione di 228 pazienti, 97 nel braccio di studio e 131 nel braccio controllo. L’età media dei pazienti è di 85,7 anni (studio=84,9 –controllo=86,3), ed il 64,9% (68,0%-62,6%) sono femmine. Il 48,7% si trova in classe NYHA≥III (54,6%, controllo=44,3%) e l’eziologia dello SC è ipertensiva nel 47,4% dei casi (49,5%-45,8%). I pazienti assumono una poli-terapia farmacologica, 85,1% assume >4 farmaci (81,4%-87,8%). Solo il 4,4% (2,1%-6,1%) dei pazienti presenta uno score 3C-HF<5, e oltre la metà per ogni gruppo presenta un numero di comorbidità ≥4. Il 38,2% (42,3%-33,6%) risulta totalmente dipendente secondo la scala di Barthel, e il 34,7% (40,2%-30,5%) non è autonomo negli spostamenti anche minimi. Nell’ultimo anno la metà dei pazienti ha avuto almeno un ricovero, e sono assistiti in ADP nel 45,6% dei casi e in ADI nel 38,2%. CONCLUSIONI I pazienti con SC presentano un’età media molto elevata, una condizione clinica complessa, comprendente numerose comorbidità che ne condizionano decorso e autonomia. La prognosi è severa in un terzo dei casi, nonostante i farmaci più utilizzati per il trattamento dello scompenso siano conformi alle linee guida. (2013 ACCF/AHA Guideline for the Management of HF). Per oltre l’80% dei pazienti è attivato un servizio di assistenza domiciliare.
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