Riassunto analitico
Il presente elaborato ruota attorno alla disciplina prevista nel nostro ordinamento in merito al licenziamento per giustificato motivo oggettivo e, allo stesso tempo, si pone come intento quello di fornire un quadro relativamente completo che consenta di comprendere le modalità con cui il legislatore e gli operatori del diritto affrontano la materia in questione. Il primo capitolo è dedicato al passaggio dalla legittimità del licenziamento privo di alcuna giustificazione al licenziamento necessariamente giustificato, al "blocco" dei licenziamenti in periodo di pandemia, ma anche agli elementi che possono essere definiti come "strutturali" del licenziamento economico e alla tutela in ambito comunitario - con particolare attenzione dedicata all'art.24 della Carta sociale europea e l'art.30 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea -. Il secondo capitolo riguarda l'istituto - di natura giurisprudenziale - del repechage, l'onere della prova - nella quale verrà specificato l'orientamento prevalente in ambito dottrinale e giurisprudenziale - in materia di ripescaggio e il rapporto di quest'ultimo con il demansionamento. Il terzo capitolo indica le caratteristiche e le tempistiche riguardanti l'impugnazione stragiudiziale e l'impugnazione giudiziale - o in alternativa a quest'ultimo, il tentativo di conciliazione e di arbitrato - in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Il quarto capitolo riguarda le conseguenze sanzionatorie in caso di appurata illegittimità del licenziamento determinato da ragioni oggettive avendo come punti di riferimento l'art.18 della legge n.300 del 1970, l'art.8 della legge n.604 del 1966 e il decreto legislativo n.23 del 2015. Questa parte dell'elaborato dedica particolare attenzione anche ad alcune pronunce particolarmente rilevanti in questa materia, in particolare la sentenza n.59 del 2021 e la sentenza n.125 del 2022 della Corte Costituzionale. Una delle intenzioni principali di questo testo è quella di riprodurre le varie scansioni temporali che si verificano - almeno potenzialmente - in caso di recesso per motivi oggettivi da parte del datore di lavoro. Gli altri grandi obiettivi di questo elaborato sono quelli di mostrare l'impatto delle pronunce emanate negli ultimi anni dalla Corte Costituzionale e le notevoli disparità di trattamento che l'ordinamento riserva da un punto di vista normativo ai lavoratori -a seconda del momento nel quale sono stati assunti e del requisito dimensionale dell'azienda - per ciò che concerne le conseguenze in caso di accertata illegittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
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