Riassunto analitico
Il tema oggetto dell’indagine proposta inerisce alla separazione patrimoniale, nei suoi rapporti con le norme ed i principi del vigente ordinamento. In primo luogo si è posta l’attenzione sulla nozione di responsabilità patrimoniale ex art. 2740 c.c. e, in particolare, sul suo secondo comma, che sancisce il divieto di dar vita a limitazioni della responsabilità patrimoniale che non siano previste dalla legge. In seguito, si è approfondita la nozione di patrimonio separato, dando conto dei tratti essenziali del fenomeno e ponendo in luce le problematiche che sorgono in relazione alla tradizionale concezione della responsabilità patrimoniale, fondata sul principio di unità e indivisibilità del patrimonio. Quest’ultimo, tuttavia, alla luce dei recenti interventi legislativi, appare ormai un retaggio del passato, non più in linea con l’attuale sistema legislativo e, più in generale, con il mutato contesto economico-sociale. Ne consegue una sostanziale evoluzione del concetto di responsabilità patrimoniale, che la rende più facilmente compatibile con il dilagante fenomeno dei patrimoni separati. Questi ultimi sono stati analizzati nelle loro caratteristiche, muovendo dalle fonti normative, per poi integrarle con le riflessioni operate da dottrina e giurisprudenza. In particolare l’attenzione si è soffermata sul fondo patrimoniale ex art. 167 ss. cc., sull’atto di destinazione ex art. 2645-ter c.c. e sul trust. Infine, sono state prese in esame le modalità di tutela di cui dispongono i creditori nei confronti degli atti idonei a dar vita a un patrimonio separato. Si è così analizzato l’istituto dell’azione revocatoria, strumento principe di tutela delle ragioni creditizie, nonché il più recente istituto disciplinato dall’art. 2929-bis c.c., che appronta una tutela più rapida ed efficacia nei confronti di determinati atti dispositivi del debitore.
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