Riassunto analitico
Abstract
Il contesto: Da alcuni anni l’anemia falciforme è stata inclusa dal WHO tra le patologie emergenti. Nel nostro paese si è assistito ad una redistribuzione della casistica in particolar modo nelle regioni del centro e nord. La tipica eterogeneità delle manifestazioni e la scarsa familiarità del personale sanitario con i quadri di presentazione, comportano il rischio di fallimento o ritardo sia nella prima diagnosi di malattia che nel riconoscimento di eventi acuti in persone con malattia già nota. Tale ritardo può essere a sua volta causa di complicanze potenzialmente gravi o fatali, in pazienti solitamente in età pediatrica o giovani adulti
Lo studio: Il presente studio nasce per valutare la gestione di pazienti con eventi acuti da drepanocitosi nel Pronto Soccorso dell’AOU Policlinico di Modena, in particolare nel confronto con le linee guida della SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie) raccomandate nel 2014 in un documento diffuso dalla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna. Sono stati analizzati i casi di Pronto Soccorso dal gennaio 2012 all’agosto 2015, per un totale di 44 prestazioni riguardanti 22 pazienti. Sono state esaminate, oltre alle caratteristiche anagrafiche ed alcuni dati demografici, le diverse fasi di gestione in Pronto Soccorso: valutazione al triage, valutazione e trattamento medico, modalità di dimissione e gestione post-dimissione. Discussione e conclusioni: Lo studio ha evidenziato alcune criticità nella gestione dei pazienti con anemia falciforme in Pronto Soccorso ed ha posto degli interrogativi sull’efficacia delle consuete modalità di trasmissione riguardo le raccomandazioni di comportamento clinico. In particolar modo la quantificazione e la gestione della terapia nei confronti del dolore risultano migliorabili. D’altronde la complessità di alcuni schemi terapeutici consigliati nelle LG pare renderne difficile l’applicazione nell’ambiente complesso del Pronto Soccorso. L’esame dei dati raccolti permette di evidenziare alcune problematiche a monte ed a valle della gestione in Pronto Soccorso, riguardante l’efficacia della modalità di trasmissione delle raccomandazioni, l’applicabilità di alcune di tali raccomandazioni in contesti di affollamento ed esiguità di risorse, la possibile creazione di percorsi standardizzati per la presa in carico dopo la dimissione. Lo studio inoltre permette di migliorare la creazione di “modelli” per la rivalutazione critica della performance dell’equipe del Pronto Soccorso applicabile ad altre patologie con basso numero di prestazioni/anno (malattie rare) ma con rischio di complicanze gravi per il singolo individuo.
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