Riassunto analitico
OBIETTIVI E’ noto che la pubertà, nel gruppo dei soggetti affetti da paralisi cerebrale infantile (PCI) abbia caratteristiche e tempistiche che si discostano dalla media, ma il dato non è stato accuratamente valutato. Lo studio si propone di descrivere i casi di pubertà precoce centrale (CPP) in bambini con paralisi cerebrale afferenti al Centro di Auxologia ed Endocrinologia Pediatrica del Policlinico di Modena dal 2003 al 2014. Ci proponiamo inoltre si individuare la prevalenza di CPP tra i nati con PCI nello stesso centro nel periodo descritto. Verranno inoltre valutate le caratteristiche demografiche, cliniche, auxologiche, biochimiche e terapeutiche della popolazione arruolata (pazienti con paralisi cerebrale e pubertà precoce centrale). In più ci proponiamo di valutare le possibili differenze tra le caratteristiche demografiche, cliniche, auxologiche, biochimiche e terapeutiche di: pazienti con PCI e CPP, pazienti con PCI ma senza CPP adeguati per età e genere al primo gruppo e pazienti con pubertà precoce centrale senza paralisi cerebrale.
METODI Si tratta di uno studio osservazionale, multicentrico, caso controllo. I soggetti in studio sono divisi in tre gruppi, A,B e C. Il gruppo A è costituito da 16 soggetti con PCI e CPP (casi), il gruppo B è formato da 16 soggetti con PCI senza CPP (controlli) e il gruppo C è costituito da 16 soggetti con CPP ma senza PCI (controlli). I soggetti del gruppo B sono adeguati per età e sesso a quelli del gruppo A. I soggetti del gruppo C non sono adeguati per sesso e per età a quelli del gruppo A. Dei soggetti vengono raccolti i dati anamnestici (riguardanti la gravidanza, la nascita, gli indici antropometrici alla nascita, altezza bersaglio), clinici, antropometrici (altezza, altezza SDS, BMI, BMI SDS, peso, velocità di crescita, età ossea ), dati biochimici (LH, FSH, estradiolo, testosterone) e dati strumentali (RMN, EEG, Eco pelvi). RISULTATI Da un’analisi preliminare dei dati si può osservare che, confrontando i soggetti del gruppo A con quelli del gruppo B, l’altezza SDS media non differisce in modo significativo, così come il peso e il BMI. Al contrario di quanto ci si aspetterebbe, i bambini con PCI e CPP non sono risultati di statura maggiore alla prima visita, rispetto ai coetanei con PCI ma senza CPP. Dal confronto tra il gruppo A e il gruppo C, emerge una differenza di età di comparsa della CPP di meno di un anno, dato non statisticamente significativo. Sono invece significative le differenze inerenti l’altezza, l’altezza SDS e l’altezza SDS corretta per altezza bersaglio alla prima e alla terza visita, i pazienti del gruppo C sono più alti di quelli del gruppo A. I pazienti del gruppo A mostrano valori medi di LH basale statisticamente più elevati rispetto a quelli del gruppo C alla diagnosi di CPP così come i valori di FSH medi alla terza visita. In generale LH ed FSH basali risultano maggiori tra i pazienti del gruppo A rispetto a quelli del gruppo C. CONCLUSIONI Dai risultati dello studio si evince che nel nostro campione, i bambini con PCI e CPP a parità di età non sono più alti rispetto a coloro che presentano soltanto la PCI; non ci sono differenze riguardanti BMI e peso. Rispetto ai coetanei con solo CPP, i soggetti affetti anche da PCI risultano più bassi e con la terapia, anziché avvicinarsi alla propria altezza bersaglio se ne allontanano. LH ed FSH invece presentano valori maggiori tra i soggetti del gruppo A rispetto a quelli del gruppo C. Questo studio presenta però come importante limite l’esiguo numero di pazienti arruolati. Per gli interessanti dati emersi risulta consigliabile continuare a studiare questa popolazione attraverso studi più grandi, coinvolgendo più pazienti e centri.
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