Riassunto analitico
L’attività fisica concorre a migliorare la qualità della vita poiché si associa positivamente al mantenimento dello stato di salute. Negli ultimi anni si è diffusa la percezione dell'importanza della vita attiva per il proprio benessere. In Italia nel 2012, le persone >3 anni che praticavano uno o più sport erano il 31,1% della popolazione. Tra questi il 21,9% si dedicava allo sport in modo continuativo, il 9,2% in modo saltuario. Coloro che pur non praticando uno sport svolgevano attività fisica erano il 29,2% della popolazione. Il CONI nel 2012 contava più di 4600000 atleti tesserati alle federazioni sportive. I dati di lungo periodo evidenziano un aumento della propensione alla pratica sportiva dal 26,8% del 1997 al 31,1% del 2012. Al nostro paese è riconosciuta una posizione di avanguardia per la scelta di tutelare le attività sportive sia agonistiche sia amatoriali con un sistema organico di prevenzione. Tuttavia questa tipologia di prevenzione basata sugli accertamenti medici non è in grado di incidere in modo significativo sugli eventi traumatici da sport, che continuano a verificarsi nel quotidiano. Si definisce trauma da sport un infortunio accidentale che accade durante la pratica di attività sportive agonistiche e/ o amatoriali, richiede un intervento medico e comporta l’interruzione dell’attività per uno o più giorni dopo quello dell’infortunio. OBIETTIVO: Lo studio intende raccogliere i dati sugli infortuni sportivi che richiedono accertamenti tempestivi al Pronto Soccorso (PS), cioè gli eventi acuti. Lo scopo è conoscerne la frequenza, stabilendo le caratteristiche generali dei soggetti coinvolti, la dinamica dell'evento lesivo, l'esito e l’attività sportiva svolta. Utilizzando il database informatico PS-NET (sistema informativo del dipartimento interaziendale di emergenza urgenza) della AUSL di Modena, capace di categorizzare la causa degli accessi in PS, sono state analizzate le prestazioni eseguite nel 2013, negli ospedali di Modena-Baggiovara, Carpi, Mirandola, Castelfranco, Vignola, Pavullo e nei punti di primo soccorso di Finale e Fanano. Sono stati così selezionati i referti degli accessi in PS dovuti a “causa sportiva” cioè eventi acuti occorsi durante la pratica di un'attività sportiva. Per ciascun referto, sono state raccolte le informazioni relative a età e sesso dell'infortunato, ora e mese dell’accesso in PS, codice di triage, l’attività sportiva svolta al momento dell’infortunio, la dinamica dell’evento lesivo, il distretto corporeo interessato, il n° e tipo di esami strumentali eseguiti, la prognosi, la diagnosi, l’eventuale ricovero presso un reparto. Lo studio fornisce informazioni di rilievo sull’ epidemiologia dei traumi acuti sportivi in un distretto socio-sanitario di ampie dimensione (provincia di Modena), un fenomeno di non facile acquisizione, poiché non è previsto a livello nazionale un sistema di raccolta organica dei dati, oppure laddove i dati vengono raccolti sono spesso disomogenei e lacunosi. In particolare emerge una notevole frequenza dei traumi associati allo sport, sia pure di livello medio-lieve, con netta prevalenza di contusioni e distorsioni a rapida risoluzione anche per la giovane età delle persone coinvolte.
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