Riassunto analitico
Obiettivi dello studio: migliorare, attraverso i dati estrapolati dal monitoraggio delle gravidanze, le conoscenze sulla diffusione dell’utilizzo di farmaci, fitoterapici ed integratori alimentari in gravidanza valutando inoltre il profilo rischio-beneficio derivante dall’utilizzazione degli stessi. Stimolare inoltre le segnalazioni spontanee fornendo le conoscenze necessarie al riconoscimento e alla prevenzione di reazioni avverse ai prodotti assunti in gravidanza; Metodo: studio osservazionale multicentrico condotto in 21 reparti di Ostetricia siti in Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Sicilia. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario rivolto alle puerpere ricoverate. Il questionario raccoglie le seguenti informazioni: anamnesi materna, gravidanza in atto, abitudini voluttuarie e prodotti assunti precedentemente, durante e dopo la gravidanza. Una sezione è dedicata al padre ed una al neonato. L’intervista ha la durata di 10-15 minuti e viene condotta previo raccoglimento del consenso al trattamento dei dati personali. Le informazioni sono state successivamente analizzate con il programma statistico Stata. Risultati: 2301 donne hanno aderito allo studio. Le donne del campione hanno un’età media di 33 anni, il 68.6% sono italiane, nel 78.7% hanno una scolarità superiore agli 8 anni. Le occupate sono il 95% e di queste il 30% sono impiegate ed il 23% casalinghe. Le fumatrici sono il 18% ed il 53% di queste hanno interrotto l’abitudine tabagica all’inizio della gravidanza. Le donne normopeso sono il 63.6%, 5% quelle sottopeso, 15.4% in sovrappeso e 8.6% obese. Delle 2301 donne 1072 (46.5%) hanno assunto 1 o più integratori durante la gravidanza, 1689 (73.4%) 1 o più farmaci e 68 (3%) almeno un prodotto erboristico. I prodotti più assunti sono i composti a base di ferro, olio di mandorle, paracetamolo, acido folico, antibiotici e progestinici. Gli outcomes relativi alla gravidanza sono i seguenti: parto a termine 1975 su 2301 (85.8%), pretermine 201 (8%); parto vaginale 1576 (68.6%) e taglio cesareo 589 (25.6%); parto spontaneo 1442 (62%) e parto indotto 422 (18.3%). Le gravidanze singole sono il 98.2% dei casi e i neonati nati con apgar 5’>7 il 91.4% dei casi. I pesi dei neonati alla nascita sono cosi classificati: 2500 gr<peso<4000gr l’ 80.6%, peso≥4000 gr 6%, 2000 gr<peso<2500gr 5%, 1500gr<peso<2000gr 1.6% e peso< 1500gr 0.9%. Gli antibiotici vengono assunti prevalentemente nel II trimestre per la profilassi antibiotica prescritta per l’esecuzione di amniocentesi o villocentesi. L’uso dei progestinici si attesta intorno al 10% con un uso concentrato nel I trimestre (66%) ed una durata media di assunzione di 30 giorni. L’acido folico viene assunto prevalentemente nel I trimestre (49.8%) con una durata media di assunzione di 90gg circa; gli integratori multivitaminici prevalentemente nel I e II trimestre (48% e 32% rispettivamente) per circa 170 gg di media. Conclusioni: le caratteristiche socio-demografiche delle donne partecipanti allo studio sono sovrapponibili a quelle delle donne in età fertile della popolazione generale, rendendo il campione rappresentativo. La percentuale di donne che assumono farmaci è paragonabile ai dati riportati da altri studi: 80% circa negli Usa e 73% in Europa. Per quanto riguarda gli integratori i dati sono sovrapponibili: 46% del nostro studio e 40% negli studi precedenti. Rilevante la percentuale di donne che assumono acido folico. Tale assunzione però avviene a partire dalla VI-VII settimana di gestazione, quindi tardivamente rispetto alle attuali linee guida internazionali che indicano il periodo preconcezionale come il migliore per una più elevata efficacia del prodotto.
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