Riassunto analitico
Provare rammarico per una persona innocente che ha subito un’ingiustizia, commuoversi per il triste finale di un film, gioire in risposta al sorriso di un figlio. Queste sono solo alcune delle esperienze emozionali che contraddistinguono la quotidianità degli individui ogni volta che si relazionano con gli altri: si tratta della loro capacità empatica. L’empatia, punto di partenza di questo elaborato, è un fenomeno complesso di natura sia affettiva sia cognitiva, che la letteratura scientifica ha definito in diversi modi, partendo dai processi psicologici che ne stanno alla base. Provare empatia per qualcuno significa provare un’emozione simile a quella che sta vivendo l’altro in una certa situazione, comprendere il suo punto di vista, mettersi nei suoi panni, cercando di capire le ragioni di quel vissuto emotivo anche al di là della situazione immediata. Hoffman, Feshbach, Batson, Davis, Eisenberg, sono alcuni tra i principali autori che hanno indagato le diverse componenti dell’esperienza empatica, come il disagio personale, la simpatia e il role taking, proponendo vari modelli multidimensionali per spiegare il fenomeno e servendosi di un approccio evolutivo che ne descrive lo sviluppo dalla prima infanzia fino all’adolescenza. Dopo aver presentato una prima panoramica concettuale sull’empatia, l’elaborato analizza la relazione tra tale costrutto e la prosocialità, ossia l’insieme dei comportamenti tesi ad aiutare e confortare il prossimo. In questo senso è stata evidenziata un’associazione positiva tra la capacità di empatizzare con gli altri, specialmente quando si trovano in una condizione di disagio, e l’intenzione di alleviare la loro sofferenza. Psicologi sociali e dello sviluppo nell’analizzare tale relazione considerano l’empatia, in particolare la simpatia, come il principale fattore motivazionale che conduce gli individui ad atti prosociali: quanto più un individuo è in grado di mettersi nei panni degli altri e di fare suo il loro vissuto emotivo, tanto più tenderà ad agire in loro favore. Essere empatici e scegliere di aiutare il prossimo sono prima di tutto capacità innate che evolvono nel corso dello sviluppo emotivo, cognitivo e sociale degli individui, ma necessitano allo stesso tempo di essere seguite ed indirizzate fin dalla prima infanzia da processi di socializzazione. I genitori e gli insegnanti sono le principali figure di riferimento che impartendo specifiche lezioni disciplinari a bambini e adolescenti, insegnano loro a gestire le proprie emozioni, ad interiorizzare determinati standard morali a cui poi attenersi nelle situazioni che implicano dilemmi morali, e quindi in ultima analisi a confrontarsi con gli altri seguendo la direzione indicata dalla responsività empatica.
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