Riassunto analitico
Ripercorrere i contorni giuridici dalla trattazione delle fonti all’adozione della legge sul diritto d’autore, ha ribadito l’esclusività come carattere della tutela, mettendone in luce i diritti ad essa connessi. Un background supportato dagli interventi anche internazionali e comunitari allo scopo di armonizzare una disciplina assai complessa, quale la tutela giuridica del design, arrivando ad approfondire lo status attuale della legge, che si è poi evoluta nei paragrafi successivi. Il solo quadro normativo, non sarebbe stato sufficiente senza un riesame sostanziale del concetto di design. A volte con l’aiuto delle varie teorie filosofiche, altre incentivando una simbiosi perfetta tra arte e tecnica, arrivando alle molteplici accezioni della forma. Ed ecco l’importanza della Triennale che diventa una partecipazione fondamentale alla comprensione; l’“enigma” per decriptare quel linguaggio fino ad allora per molti sconosciuto. Un luogo dove è stata rappresentata e tuttora, una società in continua trasformazione, adattandosi ai gusti ed alle percezioni soggettive. Così il design reso a misura d’uomo non è soltanto un contributo introduttivo all’Esposizione, ma diviene l’algoritmo necessario a facilitare la divulgazione del disegno industriale, rendendolo alla portata di tutti. Il confronto Italia-Francia, con gli autorevoli Cesare Leonardi e Le Corbusier, seppure solo apparentemente squilibrato, ha dato la possibilità di comprendere meglio la differenza tra un prodotto di alta gamma e la produzione in serie e che l’utilizzo di nuovi materiali, quali la vetroresina, ha comportato un’ innovazione della materia stessa. Un’innovazione che ha anche rivoluzionato il concetto di design, connotandolo non soltanto di quell'espressione artistica e creativa, a cui ormai siamo abituati, ma ridefinendone i lineamenti anche da un punto di vista ambientale ed industriale. Come il riciclo, possibile anche solo con la manipolazione della luce, adattandola ad oggetti ormai in disuso. È così che nascono le lampade Be_Recycled. Un redesign possibile, con l’uso delle stampanti 3d e le sconfinate opportunità offerte al consumatore quando se ne potrà dotare personalmente, a costi contenuti, massificando il fenomeno. In tal caso è evidente la difficoltà nell’applicare qualsiasi tipo di tutela. Si e’ arrivati alla consapevolezza di avere di fronte non soltanto un’industria più veloce e dinamica, in accordo al gradiente estetico del consumatore, ma dall’altro un intervento normativo, potenziale e in un futuro prossimo, che garantisca le esclusive già assegnate ai titolari che godono di privativa sulla forma. L’ analisi del profilo estetico e non statico della forma, consolida nel legislatore la convinzione che un disegno industriale possa essere un’opera d’arte in virtù della Legge sul diritto d’autore e che, la sua capacità individuale è tipica di un disegno modello. L ‘abilità della sua forma ovvero la soluzione non scontata di un’invenzione ad un problema tecnico è altresì brevettabile come modello di utilità e che la forma distintiva è un marchio. Ci si è trovati spesso di fronte all’erronea e costante convinzione che il disegno industriale debba necessariamente essere finalizzato alla produzione in serie. In questa trattazione si è spiegato come ciò tuttavia non ne precluda l’accesso alla tutela autorale.
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