Riassunto analitico
L’insufficienza respiratoria acuta (IRA) è un malfunzionamento del sistema respiratorio caratterizzata da alterati livelli dei gas nel sangue arterioso: bassa pressione parziale di ossigeno (< 60 mmHg) oppure alta pressione parziale di anidride carbonica (> 45 mmHg) oppure entrambe. Si classifica in 1) IRA di tipo I con deficit degli scambi gassosi e ipossiemia, 2) IRA di tipo II con deficit della pompa ventilatoria e ipercapnia e 3) forma mista. Il trattamento dell’IRA affianca alla terapia specifica una terapia aspecifica, che consiste nella ossigeno-terapia spontanea ed eventualmente nella ventilazione meccanica (invasiva oppure non-invasiva). La ventilazione meccanica non-invasiva (NIV) comprende CPAP (Continuous positive airway pressure) e BiPAP (BiLevel positive airway pressure). Entrambe le tipologie di ventilazione meccanica sono praticate nei reparti intensivi, e da alcuni anni la NIV si sta diffondendo anche in reparti di medicina generale e subintensiva. La NIV presenta dei vantaggi rispetto alla ventilazione meccanica invasiva, quali assenza di complicanze dovute alla protesizzazione, conservazione delle funzioni glottiche (parlare, mangiare, bere), possibilità di non sedare il paziente e riduzione del lavoro respiratorio. La NIV viene utilizzata principalmente nel trattamento di edema polmonare acuto cardiogeno, BPCO riacutizzata e polmoniti, ma anche nel trattamento di sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), neoplasie polmonari o metastatizzate ai polmoni, difetti muscoloscheletrici della gabbia toracica (dalla cifoscoliosi alla SLA), traumi toracici. Questo studio analizza l’esperienza del reparto di Medicina Interna ed Area Critica (MIAC) del Policlinico di Modena nel periodo che va dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2014, con l’obiettivo di valutare se il protocollo di ventilazione non-invasiva applicato nel reparto subintensivo MIAC e l’esperienza acquisita dall’équipe medico-infermieristica ha apportato miglioramenti nell’outcome dei pazienti ventilati. Lo studio mostra che l’introduzione e diffusione della NIV nel MIAC nei 5 anni in esame ha ridotto le consulenze rianimatorie e pneumologiche richieste nonché i trasferimenti dei pazienti in reparti di terapia intensiva.
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