Riassunto analitico
Negli ultimi decenni, il bambino è stato sempre più considerato dalla legislazione nazionale e internazionale. Un atto fondamentale in questo senso è stata la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, che enuncia alcuni diritti fondamentali del bambino maggiorenne. Un ruolo centrale nell'evoluzione interpretativa di questi diritti è svolto dal Comitato ONU sui diritti dell'infanzia e dai suoi Commenti generali. L'evoluzione della protezione dell'infanzia tra i continenti non è omogenea e, in particolare, si possono rilevare differenze significative tra l'approccio europeo-continentale e quello anglo-americano. Il principio del superiore interesse del minore è utilizzato nella giurisprudenza italiana ed europea per risolvere questioni quali, ad esempio, il diritto a conoscere le proprie origini, il diritto del minore straniero al ricongiungimento familiare, il diritto delle coppie omogenitoriali a formare una famiglia e il ruolo del superiore interesse nei casi di maternità surrogata. Da ultimo, nel panorama italiano, il principio del preminente interesse del minore è fondamentale anche nell'adesione dello stesso al programma di protezione per i collaboratori di giustizia. In ambito sanitario, la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia dedica una intera disposizione al diritto alla salute del minore di età, ma questa non è l'unica dichiarazione sovranazionale che contiene questa prerogativa. Per quanto riguarda le regole di settore nella legislazione interna, gli ambiti più rilevanti in cui il minore non è lasciato solo, sono, tra gli altri, quelli in riferimento alla somministrazione dei vaccini, all'interruzione volontaria di gravidanza. Il consenso al trattamento sanitario è una tematica ricca di criticità che non tutti gli ordinamenti europei affrontano e disciplinano nella stessa maniera. Da ultimo, anche l'emergenza sanitaria da Covid-19, ha messo in crisi il rapporto tra l'autorità parentale e tutela della personalità del minore.
|
Abstract
Over the past few decades, the child has been increasingly considered by national and international legislation. A key act in this regard, has been the UN Convention on the Rights of the Child, which enunciates some basic rights of the child of age. A central role in the interpretive evolution of these rights is played by the UN Committee on the Rights of the Child and its General Comments. The evolution of child protection between continents is not homogeneous, and, in particular, significant differences can be detected between the European-Continental and Anglo-American approaches. The principle of the best interests of the child is used in Italian and European jurisprudence to resolve issues such as, for example, the right to know one's origins, the right of a foreign child to family reunification, the right of homogenous couples to start a family, and the role of best interests in surrogacy cases. Finally, in the Italian context, the principle of the child's best interest is also fundamental in the child's adherence to the protection program for collaborators of justice. In the area of health, the UN Convention on the Rights of the Child devotes an entire provision to the right to health of the child, but this is not the only supranational declaration that contains this prerogative. With regard to sector rules in domestic legislation, the most relevant areas in which the child is not left alone are, among others, those in reference to the administration of vaccines, voluntary interruption of pregnancy. Consent to health treatment is an issue full of critical issues that not all European legal systems address and regulate in the same way. Most recently, the health emergency from Covid-19, has also challenged the relationship between parental authority and protection of the child's personality.
|