Riassunto analitico
Introduzione - La Depressione Maggiore (DM) è il più frequente disturbo neuropsichiatrico nei pazienti HIV, con un impatto significativo sulla qualità della vita, sul funzionamento e sulla mancata aderenza alle cure. L’eziopatogenesi di questa elevata prevalenza è ignota; ciò che è noto è l’attivazione, da parte di HIV-1, di una cascata di vie infiammatorie, mediate principalmente dalle citochine, ritenute le principali responsabili dello sviluppo di DM e della risposta alla terapia farmacologica. La gestione multiprofessionale di questa utenza è complessa, ma fondamentale per la prognosi. Scopo del lavoro - Individuare un profilo specifico di biomarkers immunologici predittivi per 1) insorgenza di DM e/o disturbi neurocognitivi; 2) risposta alla terapia antidepressiva; 3) fase dell’infezione. Secondariamente, si voleva testare la fattibilità di un protocollo di cura standardizzato, integrato, multi-professionale per il trattamento e la diagnosi di DM. Metodologia - Studio di coorte, multicentrico, longitudinale, prospettico, di durata triennale, che ha coinvolto i centri di Modena, Ferrara, Parma. I pazienti con nuova diagnosi di sieropositività HIV sono stati sottoposti a valutazione di screening psichiatrico e neurocognitivo. Gli individui positivi allo screening sono stati sottoposti a valutazione psichiatrica e/o neurocognitiva diagnostica, ed allo studio immunologico di campioni ematici. Risultati - Il progetto è tuttora in corso e sono pertanto disponibili solo alcuni dati preliminari, relativi a 30 pazienti: il 30% del campione è risultato positivo allo screening psichiatrico; il 43% dei pazienti sottoposti alla valutazione psichiatrica approfondita ha ricevuto una diagnosi di Episodio Depressivo Maggiore Attuale (EDM-A) ed al 67% è stata impostata una terapia antidepressiva. Nessun paziente è risultato positivo allo screening neurocognitivo. Conclusioni - Nonostante la natura preliminare dei risultati, è possibile già intuire la sostanziale rilevanza clinica di lavorare con questa popolazione di soggetti; il completamento dello studio potrà fornire dati anche suggestivi di aspetti eziopatogenetici della DM, eventualmente estendibili anche ad altre varianti cliniche, al di fuori della sieropositività HIV.
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