Riassunto analitico
La carne è sempre stata un supporto decisivo per l’evoluzione dell’uomo, quindi il consumo della carne non è di per sé da condannare; tuttavia, lo sviluppo culturale ha fatto sì che l’uomo riconsiderasse il proprio stile alimentare. Il “World Economic Forum” ha esposto la necessità di sfruttare il più possibile le innovazioni industriali in vista di un futuro prossimo con oltre 9 miliardi di individui sul pianeta Terra entro il 2050. La soluzione alla necessità di sfamare un numero sempre maggiore di persone potrebbe risiedere nello sviluppo di una tecnica nuova, conosciuta anche come carne sintetica o carne coltivata in vitro, che permette di realizzare in laboratorio della carne sulla base di cellule prelevate dall’animale vivo e successivamente lavorate. L'obiettivo di questo studio è analizzare l'impatto sull'ambiente e sul benessere degli animali della carne coltivata e le relative conseguenze sulla salute e sicurezza delle persone e, soprattutto, esaminare l'impatto economico in termini di sostenibilità, accettazione del consumatore e del mercato e il ruolo giocato dalla comunicazione. Esistono diversi studi che si domandano se sia effettivamente raggiungibile la presunta sostenibilità di questa nuova industria emergente; definire un equilibrio fra ambiente, consumo e risorse è di estrema rilevanza al fine di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, stabiliti in sede ONU nell’agenda 2030. Oggi la carne coltivata è legale negli Stati Uniti e a Singapore, mentre l'Europa sta affrontando ancora diversi dibattiti al riguardo. Una delle sfide più importanti della carne in vitro è ricevere l’approvazione da parte dei consumatori, poiché è la causa di diverse preoccupazioni sia sul lato individuale che sociale; l’accettazione della carne coltivata dipende da diversi aspetti: dalla tecnologia alle aspettative del prodotto, la copertura mediatica e il coinvolgimento del pubblico, l’informazione dei consumatori circa i benefici ottenibili dalla carne coltivata in modo da incentivarne il consumo, la fiducia nella politica e nella società, la percezione di un quadro normativo efficace, la fiducia nella scienza e nel settore alimentare. La comunicazione, soprattutto riguardante i benefici a livello ambientale, si è dimostrata essere uno strumento significativo per fortificare la percezione positiva dei consumatori; informare e comunicare col pubblico può, difatti, modificarne l’atteggiamento esplicito. Alcuni studi hanno, infatti, dimostrato che quanto maggiore è la familiarità del pubblico con la carne coltivata, tanto maggiore sarà il grado di accettazione della stessa e, viceversa, maggiore è l’avversione nei confronti di un’esperienza alimentare nuova, minore è la propensione a consumare carne sintetica e ammetterne i relativi aspetti positivi. In conclusione, la società odierna sta affrontando diverse sfide tra cui una delle più complesse consiste nello sfamare una popolazione mondiale in continua crescita e ricercando, allo stesso tempo, soluzioni sostenibili a livello umano, animale e ambientale; ad oggi, quindi, la ricerca sulla “labricoltura”, necessita di essere ampliata ulteriormente, concentrando l’attenzione soprattutto sullo sviluppo di tecniche per la produzione di carne coltivata nel modo più sostenibile e sicuro possibile.
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