Riassunto analitico
Obiettivi: L’obiettivo di questo lavoro è capire se l’AngioTC da sola sia in grado di evidenziare specifiche caratteristiche relative alla morfologia, alla posizione e alle relazioni anatomiche degli aneurismi cerebrali con le strutture circostanti, e se queste informazioni correlino con le medesime caratteristiche evidenziate intraoperatoriamente. Un obiettivo secondario è quello di creare un atlante anatomo-chirurgico basato sulla AngioTC che possa riepilogare le caratteristiche essenziali degli aneurismi del circolo anteriore indispensabili per il planning chirurgico. Materiali e metodi: Sono stati considerati tutti i pazienti ricoverati presso l’U.O. Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e sottoposti a intervento chirurgico tra novembre 2011 e novembre 2017. Del campione iniziale, composto da 200 soggetti, i dati di 74 individui sono risultati idonei all’analisi, per la presenza di adeguato imaging preoperatorio e intraoperatorio. Ogni paziente selezionato ha eseguito almeno un esame AngioTC in fase preoperatoria. Risultati: Inizialmente, sono state individuate alcune caratteristiche fondamentali per la valutazione preoperatoria: forma della sacca, direzione della cupola, visibilità del colletto e rapporti con vasi adiacenti e/o strutture ossee. Una volta analizzate in AngioTC, le caratteristiche morfologiche sopracitate sono state valutate visionando le immagini intraoperatorie degli interventi svolti. L’AngioTC è risultata fedele nel 100% dei casi per quanto riguarda orientamento della sacca e rapporti con i vasi adiacenti, mentre in soli due casi è risultata inaccurata rispettivamente nella valutazione del colletto aneurismatico e nella visualizzazione della forma della sacca. Infine, solo 6 pazienti sono stati sottoposti anche ad angiografia preoperatoria, riservata a casi di aneurismi complessi. Discussione: Dall’analisi è emerso come in AngioTC sia possibile avere una visione chiara delle caratteristiche morfologiche precedentemente elencate, le quali forniscono informazioni essenziali per l’intervento. Inoltre, ciò che fornisce l’AngioTC, è un’idea precisa della tridimensionalità del circolo e delle strutture, quindi una conoscenza più profonda dell’anatomia del paziente. Lo studio ha tuttavia messo in evidenza che, nonostante l’accuratezza dell’AngioTC nel fornire le informazioni necessarie per il planning chirurgico, alcuni aspetti andrebbero considerati con estrema attenzione prima di procedere all’intervento. In particolare, le ricostruzioni biplanari possono indurre il chirurgo a giudicare erroneamente la direzione della cupola e il rapporto con le strutture ossee, ciò è dovuto al fatto che nelle suddette sequenze la scelta del piano di taglio sia spesso arbitraria. Allo stesso modo, le ricostruzioni 3D sono risultate essere meno accurate delle sequenze native nel mostrare la presenza di eventuali vasi adiacenti alla sacca. Conclusioni: Il lavoro svolto finora consente di ipotizzare che lo studio anatomico dettagliato di alcune caratteristiche morfologiche degli aneurismi possa permettere una pianificazione chirurgica migliore. Allo stesso modo, questo tipo di approccio consente all’operatore di avere un’idea più chiara della tridimensionalità delle strutture, della sacca, dei rapporti con l’osso e con gli altri vasi, permettendo quindi una comprensione più profonda dell’anatomia del circolo intracranico che verrà esposto durante l’intervento. Tutto ciò, associato a una valida tecnica chirurgica, può consentire al neurochirurgo che si approccia alla patologia neuro-vascolare di affrontare il trattamento degli aneurismi cerebrali con maggiore sicurezza. In un contesto di questo tipo, l’AngioTC può essere uno strumento valido e affidabile, su cui basare la strategia chirurgica.
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