Riassunto analitico
Nonostante viviamo in società che promuovono l’uguaglianza tra uomo e donna, si cade spesso nella tentazione di sminuire, oggettivare e categorizzare le persone e questo porta alla creazione di stereotipi e di pregiudizi che incoraggiano le differenze di genere. È chiaro che le conseguenze di questi ed altri fenomeni analizzati nell’elaborato, possono essere molto dannose per le persone che ne sono vittime e possono anche sfociare in fenomeni più gravi e pericolosi come la violenza di genere. Le cause che scatenano la violenza sono, spesso, ignote ma altrettanto spesso derivano da forme di sessismo che vedono la donna in posizioni subordinate rispetto all’uomo o non la considerano come una persona con una dignità da rispettare. Spesso essa è vista, inoltre, come un oggetto, a volte anche sessuale. Sono state, quindi, analizzate le diverse forme di violenza che troppe volte vengono sminuite o negate, cercando anche di spiegare come sia possibile che questo avvenga. Ci sono, inoltre, fenomeni che stanno emergendo recentemente anche, e soprattutto, grazie all’utilizzo sempre più frequente delle nuove tecnologie e delle connessioni internet e che, anche se ancora poco conosciuti, è assolutamente necessario riconoscere come atti di violenza. Un esempio è il fenomeno del Revenge Porn, ovvero la condivisione non consensuale di foto o video con contenuti sessualmente espliciti inizialmente condivisi dalla vittima stessa all’interno di una relazione intima e di fiducia, fenomeno invece conosciuto come sexting. L’elaborato presenta, inoltre, una ricerca svolta dall’Università di Modena e Reggio Emilia e dall’Università di Genova nata con lo scopo di studiare gli atteggiamenti delle persone all’interno della coppia tramite un questionario somministrato a donne italiane che al tempo della compilazione erano impegnate in una relazione eterosessuale. Nella parte teorica è stato, quindi, analizzato il fenomeno della discriminazione della donna, come questa discriminazione può tradursi in violenza e il fenomeno del Revenge Porn. La ricerca, invece, ha indagato sulla relazione tra questi fenomeni, nello specifico la relazione presente tra il comportamento di diffusione di contenuto a sfondo sessuale, l’oggettivazione, la violenza nella coppia e le attribuzioni di responsabilità. I risultati hanno mostrato che dal campione analizzato non sono emerse particolari problematiche rispetto alla percezione del sexting e del Revenge Porn in quanto i valori riguardanti l’utilizzo della pratica del sexting sono bassi e che, quando ci si trova davanti a questi fenomeni, la responsabilità è principalmente attribuita agli uomini, anche se essa diminuisce nel momento in cui sono presenti alti livelli di auto-oggettivazione.
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