Riassunto analitico
INTRODUZIONE Il Terzo Ventricolo è una stretta cavità impari e mediana classicamente descritta con un aspetto ad imbuto. Da un punto di vista neuroendoscopico, l’accesso al terzo ventricolo avviene attraverso il Forame di Monro e la prima struttura a cui ci si trova di fronte è il Pavimento. Esso è delimitato anteriormente dal chiasma ottico e posteriormente dall’aditus dell’acquedotto cerebrale e, osservandolo dall’interno, è possibile distinguere il recesso infundibolare, il tuber cinereum, i corpi mammillari, la sostanza perforata posteriore e la parte di tegmento mesencefalico. Flettendo l’endoscopio verso la regione posteriore, è possibile scorgere l’Aditus dell’Acquedotto cerebrale di Silvio, che mette in comunicazione il terzo ventricolo con il quarto ventricolo; e la Parete Posteriore. Quest’ultima si estende dall’acquedotto al recesso sovrapineale ed è costituita dalla commissura posteriore, dal recesso della pineale e dalla commissura abenulare. Numerosi studi descrivono l’anatomia normale del terzo ventricolo, anche in endoscopia, ma la letteratura è un po’ scarsa riguardo alle variazioni anatomiche nel paziente patologico, in particolare con idrocefalo. Nell’idrocefalo, infatti, vi è un alterato bilancio tra produzione e riassorbimento di CSF, con conseguente accumulo di liquor nel sistema ventricolare e dilatazione delle cavità, per cui è ragionevole pensare che l’anatomia di tali strutture possa subire qualche variazione. Per questo motivo si è messo in relazione l’anatomia dei pazienti con idrocefalo e quelli con emorragia intraventricolare (in cui si presuppone un’anatomia normale).
MATERIALI E METODI Per analizzare le differenze fisiologiche e patologiche del terzo ventricolo sono stati osservati i video in endoscopia di 28 pazienti, di cui 20 con idrocefalo e 8 con emorragia intraventricolare.
RISULTATI E DISCUSSIONE Valutando tutte le strutture del terzo ventricolo si sono riscontrate variazioni a livello di: corpi mammillari, che possono essere ravvicinati o separati e quest’ultima forma sembra più caratteristica del paziente con idrocefalo; tuber cinereum, che può risultare spesso e opaco o sottile e trasparente, con forte associazione tra quest’ultima forma e paziente con idrocefalo; aditus dell’acquedotto cerebrale, che può avere morfologia triangolare (normale), ovale o stenotica; commissura posteriore, che può essere spessa o sottile; commissura abenulare, che può risultare spessa o sottile e, a volte, presentare plessi sulla sua superficie; recesso della pineale, che può essere ampio o a fessura.
CONCLUSIONI Esistono quindi variazioni delle strutture del terzo ventricolo, che possono essere correlate a patologia idrocefalica o essere varianti fisiologiche. Ulteriori studi con una maggior casistica di paziente ed eventualmente associata alla clinica e ad indagini RM e neuropsicologiche saranno necessarie per incrementare le conoscenze riguardo queste strutture.
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